I sospiri del mio cuore | Studio Ghibli
Filmografia
1984 NIBARIKI – GH
I sospiri del mio cuore
Regia Yoshifumi Kondō
Prima data di uscita
15 Luglio 1995
Titolo originale 耳をすませば
Durata 111 minuti
Lingua Giapponese
La storia

La storia inizia durante le vacanze estive del 1994 a Tokyo e narra di Shizuku, comune studentessa delle medie con una normale famiglia: padre, madre e sorella universitaria. Shizuku è appassionata di romanzi e spesso si reca alla biblioteca di quartiere per prendere in prestito numerosi volumi. Un giorno, nel prenderne in prestito alcuni, si accorge che nella tessera dei prestiti stranamente ricorre sempre un cognome prima del suo: Amasawa, ed incomincia quindi a fantasticare su chi sia questo ragazzo che sembra avere i suoi stessi gusti letterari.


Qualche giorno dopo, durante la sua consueta visita alla biblioteca, incontra sulla metropolitana uno strano gatto e decide di seguirlo; il felino la conduce in un quartiere ordinato e silenzioso sulla collina ed entra in un negozio di antiquariato. L’anziano proprietario mostra alla ragazza alcuni dei tesori del suo negozio, tra cui uno strano orologio e la statuetta di un gatto antropomorfo che chiama Baron. Shizuku fa anche la conoscenza di Seiji Amasawa, il nipote dell’antiquario, che altri non è che la misteriosa persona che leggeva i suoi stessi libri. Seiji ama tantissimo la musica e il vero obiettivo della sua vita è quello di diventare un bravo liutaio. Col passare dei giorni l’amicizia tra Shizuku e Seji si rafforza e approfondisce sempre più finché lui parte per un tirocinio di due mesi a Cremona presso un mastro liutaio per mettersi alla prova ed imparare a costruire violini. Nell’attesa del suo ritorno, anche Shizuku promette a sé stessa di testare le sue abilità scrivendo il suo primo romanzo.


I Personaggi
Shizuku Studentessa delle scuole medie appassionata di romanzi. Il suo luogo preferito è la biblioteca, dove si reca ogni giorno per prendere in prestito nuovi libri
Seiji Nipote del vecchio proprietario del negozio di antiquariato. Appassionato di musica, vuole diventare un bravo liutaio. Lui e Shizuku stringeranno una forte amicizia.
Shirou Nishi Vecchio proprietario del negozio di antiquariato dove si reca Shizuku e nonno di Seiji. Sarà la prima persona a leggere il manoscritto di Shizuku
Baron Shizuku vede per la prima volta la statua del gatto Baron nel negozio di antiquariato del signor Nishi. Baron sarà il protagonista del primo romanzo di Shizuku
ESPANDI
Il Cast
Dal manga Sussurri del cuore di Aoi Hiiragi
Sceneggiatura Hayao Miyazaki
Musica Yuji Nomi
Canzone Take Me Home, Country Roads
Cantata da Olivia Newton-John
Produttori Toshio Suzuki, Hayao Miyazaki
Produttori esecutivi Seiichiro Ujiie, Takashi Shouji
Regia Yoshifumi Kondō
Soggetto Aoi Hiragi
Art Director Satoshi Kuroda
Character Design Kitaro Kousaka
Animatori Kitaro Kousaka
Produzione STUDIO GHIBLI
Video
Curiosità

I sospiri del mio cuore è tratto dal manga shōjo Sussurri del Cuore di Aoi Hiiragi. Il film si mantiene sostanzialmente fedele all’opera originale, con piccole differenze, tra cui il cambiamento di Seji da pittore a violinista, voluto da Hayao Miyazaki per ribadire il concetto che anche al giorno d’oggi è onesto diventare un artigiano e guadagnarsi da vivere manualmente[4]. In base a quanto dichiarato da Miyazaki è stato per molto tempo suo desiderio quello di realizzare un film basato su un fumetto per ragazze, ma non era sicuro se, essendo la prima esperienza dello Studio con storie d’amore, sarebbe stato in grado di rappresentare i sentimenti e l’amore in modo genuino[4]. Si sentiva inoltre la necessità, all’interno dello Studio, di scaricare progressivamente Miyazaki e Isao Takahata dal peso della realizzazione di tutte le opere e di far crescere delle “nuove leve”. La regia del progetto venne quindi affidata a Yoshifumi Kondō, esperto animatore, all’epoca quarantacinquenne, che aveva già contribuito alla realizzazione di numerose opere dello Studio[5]. Il film rappresenta però il primo e unico lungometraggio di Kondō come regista, dato che morirà nel 1998 poco prima di compiere i 48 anni di età, per un aneurisma all’aorta[6].

La stazione di Seiseki-Sakuragaoka.

Miyazaki fu comunque molto coinvolto nella realizzazione del film: fu lui a far scoprire il manga Sussurri del Cuore a Kondō, realizzò gli scenari e contribuì in modo decisivo allo storyboard, oltre a ricoprire il ruolo di produttore e dirigere personalmente la scena del sogno di Shizuku. La sua presenza venne inoltre ritenuta fondamentale dallo Studio Ghibli per attirare il pubblico; dato che il lungometraggio era venuto a costare, coi suoi 1,2 miliardi di yen, molto di più di quanto inizialmente stimato[5][4]. Il finale del film è stato a lungo oggetto di dibattito. Nel manga originale Seji conclude pronunciando solo la battuta “ti amo”, ma Miyazaki insistette per far prendere al giovane un maggior livello di impegno con la frase “mi vuoi sposare?”[7].

La strada che conduce al negozio del nonno di Seji.

Il luogo dove si svolge la storia è basato su Tama, una città collinare conurbata in Tokyo. I realizzatori hanno messo grande impegno nel ricreare gli stessi paesaggi e vedute con cura di particolari e minuzie. Si notano ad esempio i condomini dell’area residenziale di Tama New Town, che si estende alla periferia della città, e la stazione di Seiseki-Sakuragaoka, dove Shizuku insegue il gatto Muta[5]. Gli sfondi e i disegni della sequenza fantastica contenuta nel film, sono stati realizzati dall’artista giapponese Naohisa Inoue, grande fan di Miyazaki e dello Studio Ghibli. Il pittore ed il cineasta si erano incontrati la prima volta ad una sua esposizione, dove Miyazaki, colpito dal suo stile impressionista-surrealista, aveva acquistato un quadro dell’artista. Inoue realizzò anche il doppiaggio originale di uno degli amici musicisti del nonno di Seji[8] e ricomparirà nel 2007, con i suoi quadri e come regista, nel cortometraggio dello Studio Ghibli Iblard jikan.

I sospiri del mio cuore è stato il primo film dello Studio Ghibli a far uso di animazione digitale. Nella scena onirica sopraccitata i diversi pianeti, personaggi ed edifici sono stati animati tradizionalmente, ma uniti in un’unica sequenza tramite uso di computer. Il film è anche uno dei primi in Giappone ad adottare lo standard audio Dolby Digital.


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Collegamenti esterni