“Marco Pagot è un asso dell’aviazione militare italiana che, in seguito ad un misterioso incidente durante la Prima Guerra Mondiale, assume per magia l’aspetto di un maiale antropomorfo. Con il nome di battaglia di Porco Rosso, a bordo del suo idrovolante vermiglio, decide di ritirarsi dal mondo militare e di guadagnarsi da vivere facendo il cacciatore di taglie. Ma l’arrivo del pilota americano Curtis, assoldato dai Pirati del Cielo, lo costringerà a nuove battaglie sui cieli dell’Adriatico, continuando a combattere contro il fascismo per la salvaguardia dell’umanità e per la riconquista di un perduto amore.”
Porco Rosso, il celebre film ambientato nell’Italia all’epoca degli idrovolanti, è finalmente arrivato in Italia in formato blu ray disc!
La nuova edizione, visibile solo tramite lettori blu ray collegati a televisori in alta definizione, porta l’esperienza del film su nuovi livelli.
Il supporto utilizzato è un Blu Ray 50 gb, il massimo disponibile, che permette di godere lo splendido lungometraggio ambientato in Italia in alta definizione, insieme all’audio HD sia per l’Italiano che il Giapponese.
Nello stesso disco sono inoltre presenti lo storyboard e i trailer, come nella precedente edizione DVD, ma anche un nuovo contenuto speciale…
Stiamo parlando di una breve intervista a Toshio Suzuki, il produttore dello Studio Ghibli (da poco diventato “general manager”).
In questo breve video, Suzuki risponde ad alcune domande sulla fase di produzione del film.
Quello che risalta dalle risposte del produttore è l’attenzione che Miyazaki ha per i dettagli, per le minuzie non solo grafiche, ma anche “narrative”.
Un esempio è l’attenzione nel rendere i personaggi non come super eroi, ma come persone apparentemente normali che però riescono a fare cose straordinarie.
Viene accennata anche la particolarità di Porco Rosso.
Quello che colpisce dopo la visione del film, infatti, è di trovarsi davanti ad una produzione che si discosta dal canone “classico” del film Ghibli.
Suzuki sottolinea come questo film non sia stato pensato per un pubblico principalmente di bambini e genitori, ma è stato scelto un target più maturo.
Questo perché Miyazaki ha creato Marco Pagot “ricalcandolo su se stesso”, fatto molto particolare ed anomalo, che emerge nel tono del film ed attraverso i comportamenti del protagonista.
L’amore del protagonista per il suo aeroplano, il voler stare lontano dalla guerra e dal regime, o ancora l’attenzione che ha Porco di non colpire per uccidere, ma solo per mandare in avaria il motore. Tutti comportamenti in sintonia con la mentalità del regista.
Poco viene detto sull’effettiva nascita del progetto. Vediamo di ripercorrerla insieme!
La nascita del film è stata abbastanza “alternativa”, per quanto molto nello stile di Miyazaki.
Tutto è nato dalla richiesta, fatta da una compagnia aerea giapponese a Miyazaki, di alcuni corti da proiettare mentre si era in volo. L’evolversi del progetto porta ad avere per protagonista un pilota di aerei che inspiegabilmente ha le fattezze di un maiale. È il precedessore di Porco Rosso!
Successivamente infatti, Miyazaki si affeziona al personaggio e lo rende protagonista di un breve manga (fumetto) di 15 pagine, “The Age of Flying boat” (L’epoca degli idrovolanti), chiamandolo per la prima volta Porco Rosso, con una trama quasi identica a quella del film.
Questo fumetto oltretutto nasceva all’interno di un più ampio progetto, che comprendeva varie storie non sempre collegate tra di loro, per dare spazio alla passione assoluta di Miyasan: gli aeroplani.
Il tono del manga però era molto più “basso”, ovvero aveva un taglio molto più comico ed essenziale. Il film quindi nasce da una base umoristica, ma viene operato un innalzamento del tono complessivo, con la creazione anche di personaggi come Gina.
Eppure, questa vena umoristica non sparisce, anzi, viene abilmente camuffata nei continui giochi di parole fatti con le sembianze suine di Marco. Epica la frase di Gina, che al telefono con Marco esclama “Porco, se continuerai così finirai come un maiale arrosto…”
Delineate quindi le basi del progetto, Miyazaki inizia a lavorare alla sua produzione effettiva… da solo!
In quegli anni infatti lo Studio era in un periodo di profonda riorganizzazione. Reduce del primo successo al botteghino con Kiki – Consegne a Domicilio, l’incasso era stato subito investito per la creazione di un nuovo film, Omohide Poro Poro (Only Yesterday). Tutta la forza lavoro era quindi stata dirottata verso le ultime fasi di realizzazione del film di Takahata, dal momento che la produzione era anche in ritardo sulla tabella di marcia.
Come se non bastasse, è stato questo il questo momento in cui Miyazaki si batté a lungo con Suzuki per attuare due sue idee, che considerava imprescindibili per il salto qualitativo dello Studio.
Per prima costa riteneva necessaria una nuova sede. Uno Studio che si rispetti, sosteneva, non può lavorare in uno stabile in affitto, ne va dell’immagine che percepiscono gli artisti nuovi ed affermati che vi collaborano.
L’altra battaglia riguardava i dipendenti. È prassi negli studi di animazione di avere uno staff fisso minimo di artisti, ed in caso di progetti complesso vengono assunti altri animatori o tecnici esterni con contratti “a progetto”, da licenziare una volta concluso il lungometraggio.
Miyazaki però desiderava da un lato la possibilità, per il proprio Studio, di poter produrre film in totale autonomia; dall’altra pensava che in questa maniera le potenzialità dei singoli sarebbero state sottoutilizzate. Uno staff così variabile oltretutto, non permetteva alla società di poter creare una propria identità forte come invece cercava Miyazaki.
Inutile dire che, oltre ad aver vinto entrambe le battaglie, entrambe si sono rivelate scelte vincenti che hanno portato lo Studio ad essere quello che è oggi.
E’ da questo periodo turbolento che venne fuori Porco Rosso, con Miyazaki intento a seguire la nascita del film, ma anche la progettazione e realizzazione della nuova sede a Koganei.
Uscito nell’estate del 1992, il film ebbe un grandissimo successo in Giappone, e superò al box office giapponese tutti i film usciti in quell’anno, tra cui La Bella e la Bestia della Walt Disney!