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Ultimo giorno per Il Regno dei Sogni e della Follia: acquista subito il tuo biglietto

Ultimo giorno nelle sale per l’attesissimo documentario che vi porterà dietro le quinte dello Studio Ghibli: Il Regno dei Sogni e della Follia.

Ottenuto il permesso di accedere quasi illimitatamente all’interno dello Studio Ghibli, Mami Sunada segue nel corso di un anno i maestri Hayao Miyazaki e Isao Takahata e il produttore Toshio Suzuki intenti nel completare i loro ultimi capolavori: “Si alza il vento” e “La storia della principessa splendente”.
Con un ritratto intimo ed emozionante, il documentario ci offre per la prima volta l’opportunità di compiere un viaggio affascinante ed indimenticabile all’interno di uno dei laboratori di animazione più amati al mondo.
Un luogo unico dove il sogno e la passione rasentano la follia.

“Il Regno dei Sogni e della Follia” sarà nelle sale per un evento imperdibile solo il 25 e 26 maggio.

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Hiromasa Yonebayashi lascia lo Studio Ghibli

Lo Studio Ghibli aveva annunciato, dopo l’uscita in Giappone di Quando c’era Marnie, che ci sarebbe stata una pausa nella produzione dei lungometraggi.

Questo confermò quello che si temeva da tempo, ovvero che lo Studio versasse in una problematica crisi. Economica ma non solo. Parole poi tristemente confermate dal licenziamento di tutto il settore animazione.

In questa stasi, dove tra pensionamenti e collaborazioni ognuno sta andando per la sua strada, c’è stata la prima “vittima”. Durante un talk show in Giappone infatti, il regista di Arrietty e Quando c’era Marnie Hiromasa Yonebayashi ha rivelato di aver abbandonato lo Studio subito dopo la conclusione di Marnie. Motivando il suo abbandono, ha dichiarato “Ho parlato con Nishimura (attuale produttore dello Studio) su cosa fare. Voglio ancora fare film, sebbene non sia ancora chiaro come saranno. Per esempio, vorrei provare a fare film d’azione o fantasy, che sono generi completamente opposti a Marnie.”

Hiromasa Yonebayashi entrò a lavorare nello Studio venti anni fa, lavorando come intercalatore (inbetweener), per poi essere promosso a curatore delle animazioni chiave per capolavori come La città Incatanta e Howl. Fu direttore dell’animazione per i Racconti di Terramare, e finalmente approdò alla regia con Arrietty.

I suoi progetti futuri quindi non sono chiari. Questa pausa nella produzione ha probabilmente creato una situazione tesa tra le menti creative dello Studio. Il suo addio è una notizia molto trieste, con cui lo Studio perde una delle sue giovani promesse. Sperando sempre che la situazione si risolva nel migliore dei modi, Quando c’era Marnie uscirà nelle sale italiane a Settembre per un evento di quattro giorni (12/15 settembre), distribuito da Lucky Red.

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Pom Poko arriva finalmente in Blu-ray dal 1° aprile

Sappiamo che potrebbe sembrarvi un Pesce d’Aprile, ma vi assicuriamo che non si tratta di uno scherzo: Pom Poko arriverà davvero in blu-ray questo 1° aprile.

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Diretto da Isao Takahata, Pom Poko è la favola dello scontro tra la moderna urbanizzazione e la natura. Un gruppo di Tanuki abitanti delle colline Tama è costretto ad abbandonare le case a causa del rapido sviluppo e della costruzione di nuovi edifici e centri commerciali. Visto che diventa sempre più difficile trovare cibo e rifugio, decidono di lottare tutti insieme per preservare il loro habitat. I Tanuki hanno perfezionato l’antica arte della trasformazione fino a potersi muovere come gli esseri umani su due gambe. Usano così questi poteri per limitare l’avanzamento dell’urbanizzazione. Ma sarà sufficiente?

Ecco tutti i dettagli dell’edizione blu-ray:

Titolo originale: Pom Poko
Regia: Isao Takahata
Nazione:Giappone
Genere: Animazione
Anno:1994

N° dischi:1
Schermo:1080p HD
Formati audio:Italiano: dts HD MA
Giapponese: dts HD MA
Contenuti extra:Spot TV originali; Storyboard

Contenti di questa sorpresa? Raccontaci quanto vi è piaciuto questo film!

“Quando c’era Marnie”, l’ultimo film Studio Ghibli, a settembre nelle sale!

Nel nostro mondo, esiste un cerchio magico invisibile. C’è l’interno del cerchio, e c’è l’esterno. Io sono all’esterno…”.

Arriverà presto in Italia l’ultimo lungometraggio d’animazione del leggendario Studio Ghibli, Quando c’era Marnie.

Diretto da Hiromasa Yonebayashi (Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento), Quando c’era Marnie (Omoide no Marnie) uscirà a settembre per un evento di quattro giorni (12/15 settembre), distribuito da Lucky Red.

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Il film è tratto dall’omonimo classico per ragazzi della letteratura inglese scritto da Joan G. Robinson, considerato da Hayao Miyazaki uno dei migliori 50 libri per ragazzi mai scritti.

La sceneggiatura del film è affidata a Keiko Niwa, Masashi Ando e allo stesso Yonebayashi, mentre la colonna sonora è firmata da Takatsugu Muramatsu.

Anna, una ragazzina timida e solitaria di 12 anni, vive in città con i genitori adottivi. Un’estate viene mandata dalla sua famiglia in una tranquilla cittadina vicina al mare ad Hokkaido. Lì Anna trascorre le giornate fantasticando tra le dune di sabbia fino a quando, in una vecchia casa disabitata, incontra Marnie, una bambina misteriosa con cui stringe subito una forte amicizia…

Quando il produttore Toshio Suzuki mi ha chiesto di firmare la regia di Marnie, ho temuto inizialmente di non poterlo fare. Ho amato moltissimo il libro, ma avevo paura che il passaggio dall’opera letteraria al grande schermo fosse troppo difficile. Come potevo conservare l’intensità e l’emozione di quelle pagine? Tempo dopo, però, le immagini di Anna e Marnie tornavano ad affacciarsi nella mia mente. E così, dopo aver fatto molti schizzi, mi sono deciso”.

Non posso certo cambiare il mondo con un solo film, come sono stati in grado di fare i maestri Miyazaki e Takahata, ma dopo ‘Si alza il vento’ e ‘La storia della Principessa Splendente’, il mio desiderio era di portare allo Studio Ghibli un nuovo film per bambini. Per tutti quelli che andranno a vederlo, per tutte le Anna e tutte le Marnie, spero di aver creato una storia che parli a loro, che faccia sentire loro il desiderio di avere un’anima gemella, o anche semplicemente un’amica che si sieda al loro fianco

(Hirosama Yonebayashi)

La storia della Principessa Splendente, candidato agli Oscar, arriva in home video

Agli inizi di novembre è arrivato nelle sale cinematografiche italiane l’ultimo lungometraggio di Isao Takahata, intitolato “La storia della Principessa Splendente”; l’opera, che ha inaugurato un nuovo stile nella storia dell’animazione, arriverà a marzo in edizione home video.

Il 19 marzo 2015 il film animato sarà disponibile a noleggio nella sola versione DVD, mentre uscirà nei negozi e negli store online in entrambe le versioni (DVD e Blu-Ray) il 26 dello stesso mese.

È importante anche ricordare che tra i film che si daranno battaglia durante la cerimonia degli Oscar del 22 febbraio 2015 ci sarà l’ultima opera di Takahata. La storia della Principessa Splendente, infatti, ha conquistato la nomination per i prossimi Academy Award nella categoria “Miglior film d’animazione” e dovrà vedersela con avversari del calibro di Big Hero 6 (Disney) e Dragon Trainer 2 (DreamWorks).

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Per scoprire se, nell’anno in cui si festeggia il trentesimo anniversario dalla nascita del pluripremiato studio di produzione, sarà la Principessa nata dal bambù ad aggiudicarsi la statuetta come miglior film d’animazione bisognerà attendere fino al 22 febbraio.

On Your Mark: uno sguardo al cortometraggio Ghibli

Noti soprattutto per i loro lungometraggi, lo Studio Ghibli e il suo co-fondatore Hayao Miyazaki sono altrettanto famosi, almeno in Giappone, per l’ampia produzione di cortometraggi, non solo quelli esclusivi per il museo Ghibli, ma anche per tutta una serie di lavori commerciali. Il più famoso tra questi corti è senza dubbio On your mark.

Questo video viene commissionato dal duo Chage&Aska, nel tentativo di realizzare un video musicale diverso da quelli tradizionali, allo Studio e a Miyazaki, per accompagnare il debutto del loro singolo On Your Mark. Nel corto, Miyazaki si cura poco del testo, preferendo assecondare con le immagini il ritmo del brano. Per questo, la narrazione della storia avviene durante le strofe, interrotta da una serie di analessi e prolessi che accompagnano i ritornelli.

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Il corto segue la storia di due poliziotti, che durante un’irruzione nella sede di una setta religiosa trovano una ragazza segregata in una cella. Viste le sue particolari fattezze, con delle ali che la fanno sembra un angelo, gli scienziati la isolano subito e la portano in un istituto di ricerca. I due, però, non riescono a togliersi dalla mente la triste sorte di questa ragazza ed escogitano un piano per liberarla dalla sua “nuova prigione”. Il video si conclude con la spettacolare sequenza dei due che, a bordo della loro Alfa Giulietta, riescono a farla alzare in volo e volare via.

Quello che viene dipinto in questi pochi minuti è un intero mondo, raccontato con una coerenza incredibile nei suoi minimi dettagli, dove Miyazaki trova spazio per inserire moltissimi dei suoi elementi caratterizzanti, come la critica al nucleare e alle derive del progresso. Non a caso, l’ambientazione del film è in un mondo post-nucleare dove gli uomini vivono in città sotterranee.
Il corto si apre con una bucolica campagna americana, deturpata da un enorme inquietante edificio su cui campeggia il simbolo del pericolo nucleare, con mezzi pesanti delle autorità che vi lavorano intorno. Inizia la canzone ed ecco che entriamo in medias res, con un’intera sequenza dove seguiamo le astronavi della polizia in volo. Memorabile l’uscita dal tunnel, che lascia una sensazione di vuoto quasi percepibile. Le pattuglie puntano a un edificio sovrastato dalla scritta “God is watching you”, di Orwelliana memoria.
La polizia irrompe nella sede della setta, con una battaglia violentissima e senza prigionieri. Raffiche di proiettili e esplosioni sono resi con ogni minimo dettagli, dai fori dei proiettili alle bicromie marroni/arancioni delle esplosioni. Scene veramente violente e d’impatto. L’obiettivo è salvare la “ragazza angelo”, o “ragazza uccello”, segregata in una cella. È qui che arrivano entrano in scena i due poliziotti protagonisti, che assomigliano molto ai due cantanti. Sono loro a trovare la ragazza e darle il primo soccorso. Arrivano però gli scienziati nucleari, che la isolano all’interno di una sacca e la portano via. Ai due non resta che tornare a casa. Vengono qui mostrate scene di vita quotidiana, in un contesto estremamente urbanizzato, dove la singola persona svanisce nella massa tutta uguale. Il pensiero di quella ragazza, e della prigione scientifica dove si trova, perseguita i due poliziotti, finché non decidono di organizzare una spedizione per liberarla. Simpatico lo sketch degli scienziati in tuta, che si gonfiano come palloncini quando vengono avvelenati.

I due fuggono usando un mezzo del laboratorio, animato in ogni suo dettaglio meccanici, con uno spettacolare inseguimento per i viadotti della città sotterranea. Questa è una delle rare scene in cui si vede il cielo sopra la città, anche se mediato da una cupola di vetro. La storia del video segue la musica, presentandoci davanti a due finali possibili. La strada dove stanno fuggendo si sbriciola sotto le ruote del mezzo, e i tre cadono nel vuoto, con divertenti scene dove incoraggiano la ragazza a volare via. Ma ecco che la musica e la storia tornando indietro e vediamo il vero finale, dove il mezzo inizia a volare per schiantarsi contro un palazzo. Qui vediamo la miseria in cui le persone vivono, dietro l’apparente pulizia di questo immaginario mondo futurista. I due riescono a fuggire prendendo la loro Alfa, e insieme alla ragazza escono dalla città tramite un lungo tunnel dove si susseguono cartelli sul pericolo nucleare. Il gruppo esce nel mondo esterno, costellato di centrali nucleari disattive e città abbandonate, e incoraggiano la ragazza a vola. Dopo un primo tentativo, capisce di poter volare via. Dopo un ultimo sguardo, che vale più di mille parole, lei si alza in volo. I due si fermano a lato della strada per guardarla volare via, e lei scompare tra le nuvole, senza più paure, per la prima volta con il volto sereno.