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“Il mio vicino Totoro” torna al cinema il 12 e il 13 dicembre

CONTINUANO I FESTEGGIAMENTI PER IL 30° COMPLEANNO DELLO STUDIO GHIBLI
UN ALTRO IMPERDIBILE EVENTO PRESTO AL CINEMA IN VERSIONE RIMASTERIZZATA.

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Il 2015 era stato annunciato come l’anno dello Studio Ghibli e gli amanti dei Maestri giapponesi non potranno che ricordarlo così: dopo Il regno dei sogni e della follia (il documentario che per la prima volta ha condotto il pubblico all’interno del magico Studio di Miyazaki e Takahata), Quando c’era Marnie (l’ultimo capolavoro prodotto dallo Studio), Nausicaä della Valle del Vento (il primo scritto e diretto da Miyazaki) e una collana steelbook da collezione dedicata a quest’ultimo, torna nelle sale italiane Il mio vicino Totoro, il film che più di tutti rappresenta l’immagine dello Studio Ghibli.
Un’occasione unica per riscoprire sul grande schermo, in un’edizione di alta qualità completamente rimasterizzata, un capolavoro dell’animazione senza età che ha fatto divertire ed emozionare grandi e piccoli di tutto il mondo.

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SINOSSI. Le sorelline Satsuki e Mei si trasferiscono insieme al padre in una nuova casa in campagna. Per le due bambine inizia un viaggio alla scoperta di un nuovo mondo, abitato da creature fantastiche: dai nerini del buio, spiritelli della fuliggine, a buffi esseri di pelo di varie dimensioni, tra cui Totoro, lo spirito buono della foresta! Insieme a lui, Satsuki e la piccola Mei vivranno una magica e straordinaria avventura all’insegna dell’amicizia!

Miyazaki e Moebius: l’ispirazione per Nausicaä della Valle del Vento

È arrivato il momento atteso da tanti fan italiani dello Studio Ghibli: l’arrivo nelle sale cinematografiche di “Nausicaä della Valle del Vento”, lungometraggio scritto e diretto da Hayao Miyazaki.

L’opera, tratta dal manga omonimo del maestro e uscita nel marzo del 1984 in Giappone, è importante non solo perché tappa fondamentale alle origini dello Studio Ghibli, ma anche perché anticipa gran parte delle tematiche care a Miyazaki, approfondite poi nelle opere successive, come l’attenzione per l’ambiente, la natura e in generale le forze sovrannaturali.

A vent’anni dall’uscita in patria di “Nausicaä della Valle del Vento” si è tenuta all’Hôtel des Monnaies di Parigi (precisamente dal 1º dicembre 2004 al 13 aprile 2005) un’esposizione molto speciale, cioè “Miyazaki et Moebius: Deux Artistes Dont Les Dessins Prennent Vie”, dedicata ai lavori di due grandi personaggi del panorama fumettistico come Hayao Miyazaki e Jean Giraud (Moebius). I due, infatti, non solo si stimano, ma si sono influenzati in modo reciproco nel corso della loro carriera. Durante un’intervista Toshio Suzuki, produttore dello Studio Ghibli, ha raccontato di come un giorno Moebius si sia recato improvvisamente allo Studio dopo aver letto il manga di Nausicaä, per incontrare Hayao Miyazaki. Quest’ultimo ha ammesso di aver letto Arzach negli anni ’80 e di esserne rimasto impressionato, aggiungendo che «Sfortunatamente avevo già il mio stile (…) ma è sicuramente vero che ho creato Nausicaä con l’influenza di Moebius». A colpire il maestro francese, come lui stesso ha dichiarato subito dopo, è stato invece «il fatto che Miyazaki trae ispirazione per i suoi film fantastici dall’Europa, ma la sua percezione di essa è idealizzata e innamorata. Allo stesso tempo film come Il mio vicino Totoro, Principessa Mononoke e La città incantata rappresentano una sorta di ritorno a casa e questo è emozionante». Durante l’esposizione erano visibili oltre 300 tavole dei due artisti, compresi lavori realizzati in onore del collega.

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Potrebbe sembrare solo qualcosa legato al caso, ma Jean Giraud, ha chiamato sua figlia proprio Nausicaa, come l’eroina del film in uscita oggi e in sala fino al 7 ottobre.

Nausicaa della Valle del Vento, dal manga al film

Nausicaa della valle del vento è un film che ricopre un ruolo importantissimo nella storia dell’animazione giapponese. Nausicaa è la pietra angolare da cui Hayao Miyazaki, insieme a Isao Takahata e Toshio Suzuki, è partito per costruire quello che ora è uno degli studi di animazione più importanti del mondo: lo Studio Ghibli.
Ma ai tempi di Nausicaa, ovvero nei primi anni ’80, lo Studio non era ancora nato e lo stesso Miyazaki era ancora solo all’inizio della sua avventura nel mondo dell’animazione. Per questo, quando si trovò a debuttare con un film proprio, si ritrovò davanti una serie di limitazioni e problemi da superare per trovare i finanziamenti necessari alla realizzazione.

Prima di tutto occorre sottolineare che l’industria cinematografica giapponese tende a preferire film tratti da libri o manga, già conosciuti dal pubblico, piuttosto che puntare su una storia originale. E se questo problema non si pone in caso di personalità o registi famosi, quando si è al primo film è un fattore che ha il suo peso.
Dopo essersi visto rifiutare i suoi due soggetti originali, e non volendo rinunciare alla paternità della storia, Miyazaki accettò l’offerta di rielaborare le sue storie sotto forma di manga, da pubblicare in totale libertà sulla rivista Animage.
Iniziò così la stesura di Nausicaa della valle del vento.
Nato come serializzazione di breve durata, la scrittura si protrasse per ben 12 anni, dal 1982 fino al 1994.
È interessante notare come l’avanzamento del manga corrisponda alla produzione di film come Kiki o Totoro, dal tono bucolico e favolistico; mentre a coronare la conclusione vi sia Principessa Mononoke (1997), uno dei film più impegnativi e profondi del regista giapponese.
Questa lunga gestazione inoltre, indica quanto Miyazaki abbia investito, dal punto di vista umano e temporale, in questa storia. Così tanto da dichiarare che non si sarebbe mai più imbarcato in un’impresa simile.

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Il film, che il 5-6-7 Ottobre potremo vedere su grande schermo, è un libero adattamento dei primi due volumi, ma la storia cartacea di Nausicaa continua ben oltre, assumendo un tono e una profondità di gran lunga maggiori.
Il manga infatti contiene già tutte quelle caratteristiche che poi vedremo definire l’intera filmografia miyazakiana: l’ecologismo, il rispetto della natura, il ruolo di primo piano della donna, l’innocenza, il volo. Nel fumetto vi è già contenuto tutto, e Miyazaki nel futuro si ritroverà sempre ad approfondire questi temi, con modi e approcci diversi, ma non si allontanerà mai.

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Il regista Isao Takahata riceverà l’Ihatov Award

Il 22 settembre Isao Takahata, regista e co-fondatore dello Studio Ghibli, riceverà l’Ihatov Award, il premio assegnato dalla Kenji Miyazawa Association a coloro che sono riusciti ad incarnare al meglio lo spirito di Kenji Miyazawa.

Miyazawa (1896 – 1933) è stato un’artista eclettico e poliedrico del periodo Showa, considerato uno tra i più importanti autori moderni di letteratura per bambini giapponese e, in generale, uno degli scrittori più letti e amati del Sol Levante. È noto anche tra gli appassionati di animazione e manga, in quanto alcune delle sue opere sono state fonte di ispirazione per personalità come Gisaburo Sugii e Leiji Matsumoto (riferimenti ai racconti dello scrittore nipponico si trovano anche nel lungometraggio dello Studio Ghibli “La collina dei papaveri”). A trarre ispirazione dalle opere di Miyazawa è stato anche Isao Takahata, che ha diretto nel 1982 il film d’animazione “Goshu il violoncellista” (Sero hiki no Goshu, basato sull’omonimo racconto dello scrittore giapponese) e nel più vicino 1994 “Pompoko” (tratto dal racconto “Futago no hoshi”). Nelle opere del regista dello Studio Ghibli spesso sono presenti figure fanciullesche, ma soprattutto viene assegnato il ruolo di protagonista agli animali, visti spesso solo come personaggi secondari, e viene descritto il rapporto, a volte conflittuale, tra uomo e natura anche dal loro punto di vista.

Il maestro Takahata durante la sua carriera ha ricevuto altri importanti riconoscimenti a livello mondiale, tra cui il Cristal d’honneur al Festival di Annency nel 2014 e la nomination all’Oscar della sua ultima fatica, “La storia della Principessa Splendente”. Quest’anno è stato insignito anche dell’Ordre des Arts et des Lettres (Ordine delle Arti e delle Lettere) dallo Stato francese per le traduzioni di numerosi corti animati francesi per il Museo Ghibli e di parte delle opere del poeta francese Jacques Prévert.

Nausicaä della Valle del vento, al cinema il 5, 6 e 7 ottobre.

LUCKY RED è lieta di annunciare un nuovo e imperdibile evento per gli appassionati dello Studio Ghibli.

Il 5, 6 e 7 ottobre arriva finalmente nelle sale italiane “Nausicaä della Valle del vento”, il primo lungometraggio scritto e diretto da Hayao Miyazaki che contribuì a consacrare definitivamente il suo successo sulla scena cinematografica internazionale.

Tratto dall’omonimo manga del Maestro giapponese, Nausicaä della Valle del vento racconta le vicende di una giovane principessa che combatte per sopravvivere in un mondo distrutto da disastri ecologici e dall’avidità dell’uomo. Una magnifica ed emozionante storia di coraggio e di speranza.

SINOSSI. In seguito ad un cataclisma che ha sconvolto l’intero pianeta, una foresta tossica ha ricoperto la maggior parte della superficie terrestre. In questo scenario apocalittico, dove una nuova guerra è sul principio di esplodere, il regno della Valle del Vento – governato da Jihl, padre della coraggiosa Principessa Nausicaä – è una delle poche zone ancora popolate. Nausicaä ha due doni: saper cavalcare il vento volando come gli uccelli e riuscire a comunicare con gli Ohm, i giganteschi insetti guardiani della foresta. Grazie alle sue abilità nonchè all’amore e alla stima del suo popolo, la Principessa Nausicaä intraprenderà una coraggiosa sfida volta a ristabilire la pace e a riconciliare l’umanità con la Terra.

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Quando c’era Marnie, tre clip tratte dal film di Hiromasa Yonebayashi


Arriverà ad Agosto in Italia un nuovo capolavoro d’animazione del leggendario Studio Ghibli,
Quando c’era Marnie.

Diretto da Hiromasa Yonebayashi (Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento), Quando c’era Marnie (Omoide no Marnie) sarà nelle sale per un evento speciale il 24, 25 e 26 Agosto.

Se siete impazienti di vederlo, potete ingannare l’attesa con questa tre clip in italiano tratte dal film.

Anna, una ragazzina timida e solitaria di 12 anni, vive in città con i genitori adottivi. Un’estate viene mandata dalla sua famiglia in una tranquilla cittadina vicina al mare ad Hokkaido. Lì Anna trascorre le giornate fantasticando tra le dune di sabbia fino a quando, in una vecchia casa disabitata, incontra Marnie, una bambina misteriosa con cui stringe subito una forte amicizia…

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