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La Principessa Splendente prossimamente al cinema!

Non abbiamo ancora ammirato l’ultimo film del maestro Miyazaki “Si Alza il Vento” (nelle sale dal 13 al 16 settembre) che possiamo già parlare del prossimo film Ghibli che Lucky Red porterà sul grande schermo.

Si tratta di Kaguya-hime no monogatari (La Storia della Principessa Kaguya) che arriverà in Italia prossimamente con il titolo “La Principessa Splendente”.

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Il film, diretto da Isao Takahata, è stato presentato al Festival di Cannes ed è sbarcato anche al Festival di Annecy, uno dei più importanti appuntamenti per il cinema di animazione nel Vecchio continente.

“Quello che contava per me,” ha dichiarato Takahata “era mostrare che il nostro mondo è meraviglioso, straordinario, incredibile. Sicuramente lontano da qui esisteranno altri corpi celesti con caratteristiche simili, non so lo. Ma per me c’è della bellezza in questo mondo che nasce dalla diversità, dalla vita vegetale e animale che esiste sulla Terra. E’ in questo contesto che più esistere la vita umana.”

Inoltre, lo stile usato dal co-fondatore dello Studio si distacca completamente da quanto siamo abituati a vedere oggi. Preferendo, piuttosto che contorni netti e colori pieni, una linea più evanescente e colori più sfumati, quasi a sottolineare una realtà indefinita, dove fiaba e realtà si mischiano.

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Il film è la trasposizione cinematografica di Taketori Monogatari, la storia del taglia bambù. Narra di un contadino che, mentre tagliava del bambù, all’interno di uno dei fusti trova una piccola bambina, grande quanto un pollice. L’uomo, senza figli, la prende e la porta a casa da sua moglie, ed insieme decidono di allevarla come bambina propria.

Ma crescendo, la piccola Kaguya si troverà a scoprire la sua vera identità, quella di non essere una persona qualunque ma una principessa…

Di seguito vi riproponiamo il trailer del film mostrato in occasione del Festival di Cannes.

Presto sveleremo la data d’uscita del film, continuate a seguirci!

Si alza il vento: il poster italiano del nuovo film di Miyazaki

Dal 13 al 16 settembre arriverà nelle sale l’attesissimo Si alza il vento, il nuovo e purtroppo ultimo lavoro del maestro d’animazione Hayao Miyazaki.

Presentato in concorso alla 70° Mostra del Cinema di Venezia, “Si alza il vento” (The Wind Rises) racconta la vita e la tragica storia d’amore di Jirō Horikoshi, l’ingegnere aeronautico che durante il secondo conflitto mondiale progettò numerosi aerei da combattimento utilizzati dai giapponesi nelle azioni di guerra contro gli americani, tra i quali il Mitsubishi A6M, utilizzato nell’attacco di Pearl Harbor.

Ecco il poster italiano ufficiale del film:

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Presto apriranno le prevendite, continuate a seguirci!

Hayao Miyazaki entra a far parte della Science Fiction & Fantasy Hall of Fame

La Science Fiction & Fantasy Hall of Fame ha annunciato lo scorso giovedì di aver introdotto quest’anno il premio Oscar e co-fondatore di Studio Ghibli Hayao Miyazaki.

Miyazaki ha ottenuto un enorme successo negli anni ’70 con serie animate come Lupin III, Conan il Ragazzo del Futuro e Heidi. Nel 1979 ha diretto il suo primo lungometraggio Lupin III Il Castello di Cagliostro. Nel 1984 ha poi adattato il manga Nausicaa della Valle del Vento in un film d’animazione, prima che lui e il suo amico regista Isao Takahata fondassero lo Studio Ghibli.

La Hall of Fame è stata fondata nel 1996 per onorare “le vite, le opere e l’eredità dei più grandi creatori di fiction e fantasy.” Nel 2004 ha trasferito la sua sede dal Gunn Center for the Study of Science Fiction at the University of Kansas all’attuale EMP Museum di Seattle. Tra gli artisti onorati in precedenza ci sono Ray BradburyJames Cameron, Jean “Moebius” Giraud, Robert A. HeinleinUrsula K. Le GuinGeorge LucasE.E. SmithSteven Spielberg, e Jules Verne.

La Città Incantata: la parola a Hayao Miyazaki

Tra due giorni tornerà finalmente al cinema l’attesissimo capolavoro d’animazione firmato Studio Ghibli, La Città Incantata.

Per tutti gli appassionati, ecco di seguito un’interessantissima intervista al maestro Hayao Miyazaki che svela qualche consiglio per capire più a fondo il film vincitore del premio Oscar.

La città incantata si svolge in una specie di stabilimento termale. E’ un’immagine della sua infanzia?

Assolutamente sì. Il punto di partenza del film è mostrare le divinità e gli spiriti che vanno alle terme, o “yuya” come si dice in giapponese, per rilassarsi. Ed è vero. Ho dei ricordi molto nitidi degli “yuyas” della mia infanzia. E’ stato proprio in uno di quei posti che ho visto per la prima volta un quadro occidentale. Da bambino, una volta ho anche notato una porticina che si trovava nell’area principale di uno “yuya”. Quella porticina e quello che avrebbe potuto nascondersi dietro, mi perseguitarono per diverse notti. Era da tempo che desideravo realizzare un film che esplorasse quel mistero. Ho reso il soggetto più interessante mettendo le divinità al centro della trama. Presumo che le divinità del folklore giapponese, proprio come gli uomini d’affari, abbiano bisogno di fortificarsi in acque calde prima di andare a lavorare. Naturalmente, gli dei desidererebbero rimanere a mollo più a lungo, ma sono costretti ad uscire quando si conclude il fine-settimana. Immagino che anche le divinità oggi siano molto indaffarate.

Da dove ha tratto l’ispirazione per descrivere le divinità con una tale ricchezza di dettagli?

In Giappone, da migliaia di anni, crediamo che i Kami (vale a dire gli dei) e i Rei (e cioè gli spiriti) siano ovunque: nei fiumi, in ogni singolo albero, in ogni casa e cucina. Quando ho concepito La città incantata, dovevo visualizzare tutti questi Kamis. Diciamo che in generale le raffigurazioni che vedrete nel film sono frutto della mia immaginazione, ma alcune sono state tratte dal folklore giapponese.

Il personaggio “senza volto” di La città incantata interpreta un ruolo molto particolare, vero?

Sì. Mi piaceva molto l’idea di questa divinità vagabonda che non ha nessun riferimento con la tradizione giapponese. Infatti, Kaonashi rappresenta il Giappone contemporaneo. Molti sono convinti che i soldi bastino ad assicurare la felicità. Ma Kaonashi riesce veramente a renderli felici regalandogli l’oro? La cosa che mi interessava di più era la reazione del pubblico davanti a questo quesito. Alcuni hanno pensato che “senza volto” fosse una madre, altri che fosse un padre. Ho ricevuto una lettera da un ragazzino nella quale mi diceva di essere molto triste perché “senza volto” non aveva un posto dove andare. Mi ha scritto di aver pianto di gioia quando Chihiro gli ha permesso di prendere il treno con lei.

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Il personaggio di Okusare-Sama (in giapponese, kusare vuol dire marcio) è un’allegoria dei fiumi inquinati che devono essere ripuliti?

Non spetta a me educare il pubblico all’ecologia e al rispetto dell’ambiente. Tuttavia, ho messo le mie esperienze personali in tutti i miei film ed è vero che contribuisco a pulire il fiume che scorre vicino a casa mia. Preferisco di gran lunga gli alberi al cemento ed è per questo che nei miei film mostro volentieri fiumi ed alberi. In ogni modo, così facendo non intendo insegnare niente a nessuno.

Le divinità Onama-Sama del suo film somigliano alle creature tratte dal Namahage, originarie della provincia di Oga, che terrorizzano i bambini di campagna una volta l’anno. E’ un caso che le abbia inserite nel suo film?

Sì e no. Conosco i mostri di cui parla ma la loro presenza nel film non ha nessun significato particolare.

La città incantata potrebbe essere considerato una specie di viaggio all’interno della Ghibli. Infatti il lungometraggio ha molti riferimenti visivi ai suoi vecchi film, e in alcune delle divinità è possibile riconoscere dei suoi collaboratori.

E’ esattamente così. Io per esempio m’identifico con Kamaji mentre Yubaba è il Signor Suzuki, il presidente della Ghibli. Il funzionamento e l’organizzazione del bagno termale sono in effetti molto simili a quelli della nostra società. Chihiro potrebbe essere considerata una giovane disegnatrice che è venuta a trovarci. Quando arriva, si imbatte in Yubaba che urla e impartisce ordini a tutti. Nel frattempo, Kamaji è costretto a lavorare moltissimo per obbedire agli ordini di Yubaba. Ha talmente tanto lavoro che non gli bastano più le braccia e le gambe per finirlo. Per quanto riguarda Chihiro, deve rendersi utile se non vuole che Yubaba la faccia sparire per sempre, vale dire la licenzi.

Più che due sorelle gemelle, Yubaba e Zeniba sono due aspetti della stessa persona, non è vero?

Yubaba rappresenta la persona che lavora e Zeniba è la sua versione domestica. Tutti noi conosciamo delle persone che sono molto aggressive sul lavoro, ma che quando rientrano a casa sono molto più miti e gentili.

In quasi tutti i suoi film c’è una presenza religiosa, animistica, che si percepisce sotto la superficie.

In Giappone la religione è una questione culturale piuttosto che un qualcosa che attrae necessariamente dei seguaci. La religione, che si tratti del Buddismo o dello Shintoismo, è onnipresente anche se la sua presenza non si fa mai sentire in maniera esagerata o schiacciante. I simboli religiosi sono disseminati ovunque, proprio come nei miei film, ma in maniera discreta. Sono la testimonianza di una tradizione e di una realtà. Devono essere stati gli agricoltori ad aver favorito i culti naturalisti che sono ormai parte integrante della religione giapponese. Il legame con la natura è un elemento essenziale dell’anima giapponese.

Qual è stata la sfida maggiore che ha dovuto affrontare in La città incantata?

Quando ho finito di leggere la sceneggiatura, ho capito che ne sarebbe venuto fuori un film di tre ore. Naturalmente Suzuki mi ha detto subito che non avevamo i soldi per terminare il progetto in tempo se volevamo che uscisse nell’estate del 2001. A quel punto la scelta era tra accorciare il copione o spostare l’uscita del film al 2002. Io ero convinto che il film rispecchiasse fedelmente la condizione mentale della nostra epoca e temevo che nel 2002 le cose sarebbero cambiate a tal punto da far sembrare le mie idee già datate. Adattare la storia per avere un film più breve è stata la cosa più difficile.

Per la prima volta nella sua carriera, ha collaborato con una società straniera per poter rispettare i tempi di uscita del film. Che mi dice di questa esperienza?

Abbiamo fatto una ricerca e ci siamo resi conti che se avessimo lavorato contando solo ed esclusivamente sulle risorse disponibili nel nostro paese, non avremmo rispettato i termini. A quel punto abbiamo preso contatto con la D.R. Digital in Corea per affidargli la realizzazione di alcuni intervalli e della colorazione digitale di alcune parti. Pur conoscendo l’ottima reputazione della D.R., eravamo un po’ in ansia ma abbiamo dovuto ricrederci perché lo staff coreano si è dimostrato estremamente competente. Hanno lavorato molto bene e molto velocemente. Non avrei nessuna esitazione a collaborare nuovamente con loro in futuro.

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La città incantata è uno dei maggiori successi della storia del cinema giapponese. Ne è orgoglioso?

Non ne farei una questione di orgoglio perché qualunque sia il risultato di un film – successo o completo fallimento – io lo accetto, lo valuto e me ne servo per crescere e migliorare. Detto ciò, è evidente che sono sempre felice quando un film incassa più di quanto è costato, perché questo ci permette di pensare già ad un altro film da realizzare con meno vincoli e limitazioni economici.

La Città incantata sarà nelle sale esclusivamente il 25, 26 e 27 giugno. Affrettatevi a prenotate subito il vostro biglietto cliccando sul banner seguente.

In arrivo a Parigi una mostra dedicata allo Studio Ghibli

Sbarca in Francia, dopo essere stata organizzata in Giappone e a Hong Kong, un’esposizione dei layout originali delle opere di Hayao Miyazaki e Isao Takahata.

La mostra, intitolata “Dessins du Studio Ghibli: les secrets du Layout pour comprendere l’animation de Takahata et Miyazaki”, sarà aperta dal 4 ottobre 2014 al 1° marzo dell’anno successivo al museo Art Ludique di Parigi. La galleria, che in passato ha ospitato esposizioni sui capolavori Pixar e sui super eroi Marvel, questa volta permetterà ai visitatori di ammirare più di 1300 disegni originali dello Studio Ghibli e delle sue opere più famose tra cui “Il mio vicino Totoro”, “Una tomba per le lucciole”, “Principessa Mononoke” e tra più recenti “La storia della Principessa Kaguya”. E’ un’occasione unica per tutti gli appassionati, un modo per conoscere a fondo tutte le opere dei maestri dello studio di produzione giapponese.

Gli schizzi preparatori, infatti, sono un parte importantissima della lavorazione di un lungometraggio; mostrano gli oggetti, i personaggi con le diverse espressioni e gli sfondi che poi saranno ridisegnati e inseriti all’interno dell’opera che arriva sul grande schermo. Da questi, quindi, emerge tutta la creatività e la cura dei dettagli di personalità come Miyazaki e Takahata, che da quasi 30 anni (ebbene sì, lo Studio Ghibli ha compiuto 29 anni proprio ieri) ci fanno sognare e allo stesso tempo riflettere con i loro film d’animazione.

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Dessins du Studio Ghibli : les secrets du Layout pour comprendre l’animation de Takahata et Miyazaki
Dal 4 Ottobre 2014 al 1° Marzo 2015
Art Ludique-Le Musée
34, quai d’Austerlitz, 75 013 Paris

Aprono le prevendite per La Città Incantata

Sono ufficialmente aperte le prevendite per “La Città Incantata”, il capolavoro di Hayao Miyazaki vincitore di un premio Oscar e un Orso d’Oro.

Il film-evento sarà nelle sale esclusivamente il 25, 26 e 27 giugno e godrà di un nuovo doppiaggio più fedele alla versione originale.

Distribuirlo solo per alcuni giorni è stata una scelta che permette di raggiungere una maggiore diffusione di copie sull’intero territorio e dare a tutti la possibilità di vedere questo capolavoro in sala.

Chihiro è una ragazzina di dieci anni, capricciosa e testarda, convinta che l’intero universo debba sottostare ai suoi capricci. Quando i suoi genitori, Akio e Yugo, le dicono che devono cambiare casa, la bambina va su tutte le furie.

Chihiro e la sua famiglia arrivano in una città fantasma e si ritrovano in un mondo abitato da antiche divinità e esseri magici, governato da una strega malvagia, l’arpia Yubaba. Yubaba spiega a Chihiro che i nuovi arrivati vengono trasformati in animali prima di essere uccisi e mangiati.

Per ritardare il più possibile il terribile giorno della resa dei conti e sopravvivere in un mondo strano e pericoloso, Chihiro dovrà rendersi utile e quindi lavorare.E così la ragazzina rinuncerà alla sua pigrizia, alla sua umanità, alla sua ragione, ai suoi ricordi e addirittura al suo nome…  

Affrettatevi e prenotate subito il vostro posto cliccando sul banner seguente e non preoccupatevi se non trovate il cinema della vostra città. La lista è in continuo aggiornamento.