Archivio tag: Studio Ghibli

La Storia della Principessa Splendente: la realizzazione di un sogno

Il 3, 4 e 5 novembre Lucky Red porterà al cinema il nuovissimo capolavoro dello Studio Ghibli diretto da Isao Takahata, La Storia Della Principessa Splendente. Ma la realizzazione del film d’animazione è stata tutt’altro che facile.

Il produttore dello Studio Ghibli Yoshiaki Nishimura ha raccontato le difficoltà che il progetto ha incontrato lungo il percorso.
Una storia imperdibile per tutti gli appassionati del famoso studio d’animazione giapponese:

“‘Farò un film con Isao Takahata’.
Otto anni fa ho cominciato a frequentare regolarmente la casa del regista, con il quale discutevo ogni genere di argomento. Musica, arte, storia, lingua, perfino degli ultimi programmi che davano in TV; Takahata li conosceva tutti e le giornate trascorse con lui erano piene di stimoli intellettuali.
Tuttavia realizzare questo film ha comportato un problema dopo l’altro. Non importa quante volte gli ripetessi di voler fare un film, lui continuava a scuotere la testa.

‘Dicevo solo che avrebbe dovuto essere realizzato un film sulla principessa Kaguya. Non ho mai detto di volerlo fare io’, ripeteva per le 12 ore al giorno, sei giorni a settimana, che trascorrevo con lui. Ci sono voluti 18 mesi per convincerlo ad accettare.
Ed è stato comunque difficile anche dopo. La pianificazione del progetto non è andata mai liscia, e per completare la sceneggiatura ci sono voluti altri 18 mesi. Il che significa un ritmo di due minuti al mese. E’ stato solo cinque anni dopo l’inizio della pianificazione che siamo riusciti finalmente ad avere 30 minuti di storyboard.
C’erano solo due opzioni: Isao Takahata o il film.
Se la scelta fosse stata ‘Takahata’ il film non sarebbe mai stato completato. Ho avuto diversi incontri importanti con Toshio Suzuki. Al ritmo col quale stavamo procedendo avremmo completato il film nel 2020. A quel punto lo staff sarebbe stato esausto, e la produzione sarebbe fallita. La decisione di far uscire in sala La storia della Principessa Splendente insieme a Si alza il vento è stata una scommessa che Suzuki ed io abbiamo fatto per cercare di scuotere Takahata.

s11c003_t4.0106

‘Così, all’improvviso?’ ha brontolato infastidito. Io l’ho ignorato, ho coinvolto altri artisti e ho accelerato la produzione. Poi comunque ha dimostrato una determinazione tremenda quando si è trattato del suo lavoro, una tenacia che è ormai leggendaria. Ci siamo avventurati in una lavorazione fatta di ‘due passi avanti, uno indietro’, per tentativi. Ma non importa quanto i ritmi fossero diventati assurdi, Osamu Tanabe e Kazuo Oga erano lì, con il loro talento, per fare in modo che non deviassimo dall’obiettivo finale del progetto. Alla fine siamo arrivati a quello che Takahata chiama un ‘punto di arrivo’, ‘la realizzazione di una specie di sogno’. E lui ha cominciato ad avere di nuovo fiducia nel film.

Sono così trascorsi sette anni. Un magazzino trasformato in un nuovo studio è diventato l’ambiente ideale di lavoro per Takahata. Non saremmo mai riusciti ad essere in sala lo stesso giorno di Si alza il vento, ma saremmo certamente riusciti a fare il film che Isao Takahata aveva immaginato. Ero deciso a riuscirci. E come me anche Toshio Suzuki. Nonostante non fosse in alcun modo un film di animazione adatto a tecniche di produzione di massa, avremmo usato qualsiasi mezzo per farcela.
Nel momento in cui scrivo queste riflessioni, stiamo aggiungendo gli effetti sonori al film. L’intera produzione ha dovuto affrontare un problema dopo l’altro, ma tra una settimana il film sarà finito. ‘Abbiamo finito!’ ho detto a Takahata, la cui risposta è stata: ‘E’ triste, non è vero?’
Ci sono voluti otto anni dalla progettazione al completamento del film. E mentre cala il sipario su otto anni di sogni e ideali di Isao Takahata, se ne leva un altro sul risultato conseguito grazie a tali sogni e a tali ideali.”

La Storia Della Principessa Splendente sarà al cinema per un evento esclusivo il 3, 4 e 5 novembre.
Presto apriranno le prevendite!

La Storia Della Principessa Splendente: ecco tutte le voci!

Manca meno di un mese all’evento esclusivo che porterà al cinema il nuovo capolavoro dello Studio Ghibli La Storia della Principessa Splendente, il nuovo film del regista Isao Takahata.

Oggi possiamo finalmente rivelarvi quale sarà il cast italiano che presterà le voci ai protagonisti del film:

PRINCIPESSA SPLENDENTE: Lucrezia Marricchi (Elle Fanning in Reservation Road)
SUTEMARU: Flavio Aquilone (Tom Felton nella saga di Harry Potter)
ANZIANO TAGLIATORE DI BAMBU’: Carlo Valla (il padre di Chihiro ne La Città Incantata)
SIGNORA: Chiara Salerno (Sally Field in Lincoln)
PRINCIPE ISHITSUKURI: Giorgio Borghetti (Peter Pan in Le Avventure di Peter Pan)
PRINCIPE KURAMOCHI: Ambrogio Colombo (Kurokawa in Si Alza Il Vento)
MINISTRO DI DESTRA ABE: Marco Guadagno (Conan in Conan – Il ragazzo del futuro)
GRAN CONSIGLIERE OOTOMO: Roberto Draghetti (Akio Kazama ne La Collina dei Papaveri)
MEDIO CONSIGLIERE ISONOKAMI: David Chevalier (Tom Hiddleston in Thor e The Avengers)
MIKADO: Francesco Bulckaen (Howl ne Il Castello Errante di Howl)
ANCELLA: Domitilla D’Amico (Kiki in Kiki – Consegne a Domicilio)
GEMMA DI BAMBÙ: Chiara Fabiano (Kayo da bambina in Si Alza Il Vento)

Il film vi aspetta nelle sale per un evento esclusivo il 3, 4 e 5 novembre!

Prestissimo apriranno le prevendite. Restate con noi!

La Storia Della Principessa Splendente dal 3 al 5 novembre AL CINEMA: trailer e poster ufficiali!

Dopo il grande successo di Si alza il vento, ultimo film del maestro Miyazaki, un altro capolavoro dello Studio Ghibli si appresta ad arrivare nelle sale italiane: La storia della Principessa Splendente, di Isao Takahata.

Un evento imperdibile per tutti gli appassionati dello Studio Ghibli: il 3-4-5 novembre potranno vedere sul grande schermo l’attesissimo nuovo film del regista culto de La Tomba delle Lucciole, di ritorno alla regia dopo I miei vicini Yamada, che risale al 1999.

Kaguya_posterITA 

Costato al regista un’incredibile quantità di tempo e di sforzi (ben otto anni di lavorazioni), il film è stato presentato in anteprima mondiale nel programma della Quinzaine des Réalisateurs di Cannes, accolto dal lunghissimo applauso di una platea incantata e commossa e dall’entusiasmo della critica internazionale.

Disegnato interamente a mano, all’età di 78 anni Isao Takahata ha creato un nuovo stile nell’animazione, destinato ad imprimere un segno nella storia di questa tecnica espressiva: semplice e impressionistico, in grado di dare alle immagini una straordinaria forza visiva e grande realismo.

Ispirato a uno dei più popolari racconti giapponesi (Taketori monogatari, Il racconto di un tagliabambù), La Storia della principessa Splendente narra le vicende di Kaguya, minuscola creatura arrivata dalla Luna e trovata in una canna da bambù da un vecchio tagliatore. Accolta e cresciuta come una figlia dal tagliabambù e sua moglie, la piccola cresce a vista d’occhio, affascinando tutti quelli che entrano in contatto con lei, fino a diventare una splendida giovane donna. Molti sono i suoi pretendenti, ma nessuno è in grado di portarle quello che davvero desidera, e nessuno, nemmeno l’Imperatore, riesce a conquistare il suo cuore…

Per molti la più bella eroina Ghibli di sempre.

Prestissimo apriranno le prevendite. Restate con noi!

Isao Takahata parla de “La Storia della Principessa Splendente” e non solo…

Il giornalista americano Alex Billington ha avuto l’occasione di intervistare per firstshowing.net il co-fondatore dello Studio Ghibli Isao Takahata, in occasione del Toronto International Film Festival (TIFF). Il regista si trovava in America per un tour promozionale a seguito dell’uscita de La Storia della Principessa Splendente nei cinema d’oltreoceano.

Isao Takahata è stato il maestro di Hayao Miyazaki, e hanno lavorato insieme a celeberrime serie tv come Heidi, Marco dagli Appennini alle Ande, o per cortometraggi come Panda! Go, Panda!. Dopo Nausicaa, i due hanno deciso di fondare lo Studio Ghibli, a cui Takahata ha contribuito con capolavori animati come Una Tomba per le Lucciole, Pom Poko, Only Yesterday e My Neighbors the Yamadas. Appare anche nel recente documentario The Kingdom of Dreams ad Madness, realizzato durante la produzione di Si Alza Il Vento e La Storia della Principessa Splendente.

PKaguyaITakahatainterviewWideft1

Le devo chiedere: è passato molto tempo dal suo ultimo film. Perché ha deciso di farlo uscire adesso e perché ha scelto questa storia in questo momento della sua vita? Che cosa le ha suggerito di raccontare questa storia ora?

Mi chiede perché ho scelto di fare uscire proprio ora questo film, in realtà non doveva uscire adesso. Avrei potuto realizzarlo 30 anni fa o non averlo fatto proprio. Più di 50 anni fa mi venne l’idea per rendere questa storia interessante, in un certo senso. L’idea quindi c’era, ma non ebbi un grande desiderio di dirigere questo film personalmente. Ora però, in qualche modo, le condizioni sono state favorevoli. Lo Studio Ghibli è diventato abbastanza grande da potermi offrire un budget considerevole. E, di conseguenza, si sono realizzati molti altri presupposti per creare questo lungometraggio.

La sua idea originale includeva questo peculiare stile visivo, o è stata un’idea venuta dalla storia mentre veniva adattata per il grande schermo?

Certamente viene dalla storia. Nella versione originale è molto difficile capire le motivazioni della Principessa Kaguya. Questo rende il tutto misterioso e interessante. Eppure, pensai, sarebbe diventata adatta al cinema solo se fossi riuscito a inserire il motivo del suo ritorno sulla luna. Ma, ovviamente, 50 anni fa questo non sarebbe stato lo stile, perché non avrei mai pensato di usare un disegno simile per il film.

A che punto è venuto fuori questo stile? Animare questo film è stato presentato come una grande sfida per lo Studio Ghibli?

Questo film non è stato fatto dallo staff principale dello Studio. È stato fatto da altre persone. Lo Studio era occupato per il film di Miyazaki (Si Alza il Vento).

Si è sentito sotto pressione perché doveva realizzare qualcosa di originale e diverso da quello che è maggiormente familiare al pubblico, dal momento che questa storia è molto conosciuta in Giappone (con il nome di Taketori Monogatari)?

Non mi sono sentito sotto pressione. Ciò che volevo è che le persone, dopo aver visto il film, esclamassero: “Oh, questo è ciò che c’è realmente dietro la storia di Kaguya”.

598608_550766891638697_1386260129_n

Nella cultura nipponica, questa storia ha influito sulla società oppure è il riflesso di come si è evoluta, specialmente per come è oggi?

Non ho pensato alla storia in questo modo. Ma, nella storia originale per esempio, la principessa Kaguya chiede ai cinque pretendenti di portarle indietro qualcosa che solo chi conosce i classici di letteratura cinesi potrebbe capire. Perciò è chiaro che la principessa li abbia studiati, no?
Ma nel film, quello che ho fatto è stato farle dire: “Beh, mi avete lodato con tutte queste metafore o similitudini. Allora portatemi quel qualcosa che, secondo voi, ha il mio valore.”, Così lei non deve avere una laurea in storia cinese o altro. Però anche il significato è cambiato, e non era solo per causare un sacco di guai ai pretendenti. Ha più presa sul pubblico moderno, credo. “Se pensate di me in quel modo, portatemi quelle cose reali a cui mi avete paragonato.”. Lei si sta ribellando contro l’essere oggettificata da questi pretendenti. E questa è una sensibilità molto moderna.

Quale è stata la più grande sfida nell’animazione? Che cosa ha trovato più facile da risolvere, che inizialmente sembrava più complicato, lavorando con questo stile?

È stato tutto molto difficile… Desideravo essere sicuro che le linee e lo stile, simile ad un bozzetto, fossero quelli che vi avremmo presentato. Ma, ovviamente, per disegnare in quel modo hai bisogno di persone molto talentuose e brillanti.
Sono stato molto molto fortunato ad avere Osamu Tanabe per le animazioni di base e Kazuo Oga per i fondali. Non avrei potuto fare questo film senza di loro e senza il loro supporto, che sono stato molto fortunato ad avere.
Ci sono state molte difficoltà per accertarsi che lo stile fosse compreso dall’intero team di produzione, e che tutti lavorassero in quel modo. Anche questo è stato difficile

Sono un grande fan de “Una Tomba per le Lucciole”, un film che tutt’ora stupisce molte persone. Secondo lei, perché molte persone ne discutono? Perché è così rinomato e perché tante persone ne parlano dopo averlo visto? Lei pensa che il motivo sia l’animazione tradizionale?

Non sono sicuro del perché sia successo. Ma i tipi di film che ho voluto fare non sono quelli che soddisfano il pubblico nell’immediato. Sono molto felice di essere stato capace di creare lavori che fanno parlare la gente anche dopo. Mi sento molto contento e realizzato quando vedo persone, in un caffé o in altri posti, che commentano un mio film dopo averlo visto. Perché non sono solo mossi dalle emozioni del momento, ma significa che sono stati in grado di prendere dal film qualcosa che riguarda la loro vita, discutendone anche dopo, e di aver avuto [molto] di più di un semplice impatto. Spero che anche questo film abbia un tale impatto.

Ci sono film che ha visto di recente, che le sono piaciuti e/o che ha trovato molto belli, che vorrebbe consigliare ad altre persone? Sia animati che live-action?

Probabilmente ne ho qualcuno…. Ce ne deve essere uno! [Fa una lunga pausa..] Non mi viene in mente nessun film adesso. Ma probabilmente non sarebbe un film d’animazione [Ride]

La Storia della Principessa Splendente arriverà nelle sale italiane dal 3 al 5 novembre. Presto apriranno le prevendite. Continuate a seguirci!

Ronja – la figlia del brigante, nuove immagini e personaggi

“Ronja – la figlia del brigante” è una serie tv creata dalla Polygon Picture (Star Wars: The Clone Wars, Tron: Uprising), in collaborazione con lo Studio Ghibli. Alla direzione c’è Goro Miyazaki, il figlio di Hayao Miyazaki, regista de “I Racconti di Terramare” e “La Collina dei Papaveri”.

“E’ la storia di Ronja, la figlia di un brigante, che vive insieme alla sua famiglia in un vecchio castello immerso in una foresta magica.
La storia narra delle avventure di Ronja alla scoperta della foresta, degli animali fantastici che la abitano e della sua amicizia con altre persone, tra le quali troverà anche il figlio di nemici del padre…”

NHK, la tv pubblica nipponica produttrice della serie televisiva, ha pubblicato sul sito della serie nuove immagini e alcune informazioni sui personaggi. Inolte, è stata annunciata la prima tv della serie, fissata per le 19:00 del 11 Ottobre 2014 sul canale satellitare della società.
Ecco la nuova immagine della famiglia di Ronja, e i profili dei personaggi presentati!

10685326_10203017744261673_30433324584513051_n

Ronja: L’unica figlia di Mattis, è nata durante un temporale. è allegra, amorevole e onesta, ma è anche molto impulsiva. Ama la foresta e gradualmente imparerà a viverci. Al loro primo incontro odierà Birk, ma alla fine si prenderà cura di lui.

Mattis: Capo di una banda di banditi, ama molto sua figlia. Sincero e disattento, è un uomo con un grande cuore.

Lovis: Moglie di Mattis e madre di Ronja, è una donna con un grande cuore. Disapprova spesso la compagnia che ha il marito.

10641145_10203017743981666_3785341437292435016_n

Skalle-Per: Il membro più anziano della compagnia Mattis, per lui è come un padre.
Fjosok: Altro membro della compagnia di Mattis, è il suo braccio destro.
Tjegge: Bello e affabile, Tjegge è la mente della banda di banditi Mattis.
Tjorm: Loquace ragazzo con una grande conoscenza, è molto orgoglioso e dice di essere il più bello del gruppo di Mattis.
Sturkas: è il capo impaziente e brillante del gruppo d’avanscoperta di Mattis.
Knotas: Anche se possiede una forza sovrumana e una forte personalità, è un uomo molto timido che non toglie mai gli occhiali da neve.
Pelje: è il membro più giovane del gruppo di Mattis, ed è sempre in contrasto con gli altri. Ama le piante.
Lill-Klippen: Anche lui fa parte del gruppo di Mattis, è un esperto di tiro con l’arco e un buon combattente. È disinvolto e frivolo.
Borka: è il padre di Birk e il capo di un altro gruppo di banditi. Si tratta di un amico d’infanzia di Mattis, ma ora sono rivali. La sua personalità è simile a quella del padre di Ronja, ma ha un temperamento più nervoso e cauto.
Tori-Onna, o la donna-uccello: Questa povera creatura ha il volto di una bella donna. Ma quando vede un essere umano, cerca di catturarlo e ucciderlo.

10547806_10203017745861713_8157323166795414438_o

Sul Patriottismo e l’emendamento Costituzionale: un’intervista con il regista Hayao Miyazaki

Questa intervista con il famoso animatore e regista Hayao Miyazaki fu pubblicata in origine sul mensile dello Studio Ghibli Neppu, in un inserto speciale riguardante l’emendamento costituzionale. Con un tono colloquiale, Miyazaki tratta una grande quantità di argomenti: racconta dell’esperienza della guerra sua e di suo padre, del suo mutevole rapporto con il Giappone, e approfondisce la politica e l’economia nipponica postbellica e le Forze di autodifesa. Inoltre, critica aspramente l’attuale governo guidato da Shinzo Abe, specialmente riguardo l’emendamento di riforma costituzionale.

Questo inserto della rivista Neppu ricevette una grandissima attenzione mediatica, ma le poche copie disponibili erano distribuite solo in pochissime librerie. L’editore così decise di pubblicare parzialmente l’intervista online. Il grande interesse per le opinioni di Miyazaki va cercato nella rarità delle sue pubblicazioni, dove il famoso animatore tratta apertamente le sue posizioni politiche. La traduzione presente è stata realizzata con la supervisione dello Studio Ghibli.

Originariamente pubblicato su Neppu, Luglio 2013
Tradotto in inglese da Asato Ikea, e in italiano da Alessandro Biti

Probabilmente sarei diventato un giovane patriota se fossi nato un po’ prima. Sono nato nel 1941, ma non ricordo quando la Costituzione nipponica fu redatta.(2) Quando ero un bambino, mi ripugnava(?) che il Giappone avesse combattuto una stupida guerra. Sentii, per sentito dire, alcune persone che raccontavano orgogliosamente le terribile cose che i militari giapponesi avevano fatto in Cina. Allo stesso tempo, mi raccontavano come la popolazione giapponese soffrisse sotto i bombardamenti aerei. Dopo aver sentito varie storie da molte persone, ho iniziato veramente ad odiare il Giappone, pensando di essere nato in un paese che faceva cose stupide.

La guerra finì quando avevo quattro anni, così la mia esperienza della guerra è molto diversa da quella di Takahata Isao (cofondatore dello Studio e maestro di Miyazaki Hayao), che è di sei anni più anziano di me, o dell’esperienza di mia moglie, che ha tre anni in più di me. Ancora però, ricordo un bombardamento aereo e la mia città bruciata. La sconfitta della guerra mi aveva umiliato. Dopo il conflitto, molti americani vennero in Giappone, e le persone si raggrupparono intorno a loro, guardandoli con curiosità. Ma io ero il tipo di bambino troppo timido per andare a chiedere una gomma da masticare o della cioccolata.
Ho letto molti libri di guerra. I libri che uscirono quando io ero un bambino narravano di come le persone si vergognassero di quello che fecero e di come la realtà della guerra sia molto diversa da quello che si pensava o si era portati a pensare. Persone di vari ambienti, non solo di chi era in prima linea a sparare, che non sono stati “eroi” durante la guerra, pubblicarono storie e rivelarono cose come l’inaffidabilità dei rada giapponesi e di come il conflitto stava fallendo, malgrado tutti gli sforzi e sacrifici.

John Lasseter and Hayao Miyazaki

Non c’erano buone notizie. Sentire storie, come quella di come alcuni marinai andarono alla deriva dopo essere sopravvissuti al naufragio della loro nave, ho pensato che fosse una guerra patetica, perfino da bambino. Anni più tardi, ho letto il romanzo di Robert Atkinson Westall “The machine gunners” (1975) e ho capito cosa intendesse. I protagonisti del romanzo sono ragazzi che in tempo di guerra sono indignati di come gli adulti tifino “Guerra! Guerra!” senza prendere il conflitto sul serio. Nel romanzo, la serietà è il confine stabilito dai protagonisti tra loro e il mondo che li circonda. Penso che Westall è più anziano di me (3), e morì quando aveva sessantatré anni.

Dopo aver letto il libro di Westall, ho capito la mia vera natura. Io sono il tipo di persona che diventa passionale e arriva a pensare che ci dovrebbe essere qualcosa più importante della mia sola vita e che dovrei sacrificarmi per esso. Se fossi nato un po’ prima, sarei probabilmente diventato un fervente patriota militare. Se fossi nato molto prima, sarei partito come volontario e sarei morto sul campo di battaglia. Penso che l’unico momento in cui realizzi veramente cosa sia la guerra è quando rischi di morire. Non so se questa è una fortuna o no, ma io ho una vista scarsa, così non sono potuto andare volontario per una missione suicida e probabilmente mi avrebbero chiesto di produrre fumetti e immagini di propaganda.

Continua a leggere