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Si alza il vento: prenota subito il tuo biglietto!

Dal 13 al 16 settembre arriverà in Italia per un evento esclusivo l’ultimo, attesissimo capolavoro diretto da Hayao Miyazaki, Si Alza Il Vento.

Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e candidato al premio Oscar per il mio Miglior Film d’Animazione, SI ALZA IL VENTO racconta la vita e la tragica storia d’amore di Jirō Horikoshi, l’ingegnere aeronautico che durante il secondo conflitto mondiale progettò numerosi aerei da combattimento utilizzati dai giapponesi nelle azioni di guerra contro gli americani, tra i quali il Mitsubishi A6M, utilizzato nell’attacco di Pearl Harbor.
Miyazaki omaggia così la vita di un grande uomo, tra successi, delusioni e un appassionante amore… quello per la dolce Nahoko e per il cielo.

Per consentire una maggiore diffusione su tutto il territorio, il film sarà al cinema esclusivamente per 4 giorni. Quindi affrettatevi e prenotate subito il vostro posto in sala cliccando sul banner seguente.
Se non trovate il cinema della vostra città non preoccupatevi. L’elenco è in continuo aggiornamento.

Tutto quello che c’è da sapere su Si alza il vento

“Kaze Tachinu”, “Si alza il vento”, è una delle due nuove e attesissime produzioni di Studio Ghibli. Come annunciato a settembre alla Mostra del Cinema di Venezia, sarà l’ultimo lungometraggio di Hayao Miyazaki. Tratto dal manga omonimo scritto e disegnato dallo stesso regista giapponese nel 2009 ha come protagonista Jiro, personaggio modellato sui tratti di persone realmente esistite come Jiro Horikoshi e Tatsuo Hori.

L’ingegnere Jiro Horikoshi, vissuto fino agli anni ’80 dello scorso secolo, ha progettato molti degli aerei nipponici della Seconda Guerra Mondiale, tra cui il celebre Mitsubishi A6M, un caccia leggero utilizzato per l’attacco di Pearl Harbor; Tatsuo Hori, invece, è uno scrittore e poeta giapponese degli anni Trenta, autore di un racconto ispirato da una frase di una poesia di Paul Valéry “Le vent se lève, il faut tenter de vivre” (si alza il vento, bisogna provare a vivere).

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Il co-fondatore di Studio Ghibli sceglie di chiudere la sua carriera artistica con il tema che ha fatto da filo conduttore di quasi tutte le sue storie: il volo. Il racconto della vita e della storia d’amore di Jiro e la sua ammirazione per Gianni Caproni, ingegnere aeronautico e pioniere dell’aviazione italiana del primo Novecento, sono un inno d’amore per l’aviazione in tutte le sue declinazioni.

Sullo sfondo della narrazione non mancano i riferimenti a trent’anni di storia del Giappone (dagli anni Venti ai Quaranta), anni difficili che hanno visto succedersi fenomeni come il terremoto e la recessione da cui il Giappone si è sempre rialzato.
Anche i personaggi sono fortemente ancorati alla realtà di quegl’anni, presi dagli aspetti della vita quotidiana, come la famiglia e il lavoro.

“Si alza il vento“, è uscito nelle sale giapponesi il 20 luglio 2013 e ha riscosso molto successo, incassando oltre 10 miliardi di yen (più di 75 milioni di euro). In concorso all’ultimo Festival di Venezia, il lungometraggio è stato candidato nella sezione animazione agli Oscar 2014 e alla 71° edizione dei Golden Globe per la categoria Miglior Film in Lingua Straniera. Tra i premi vinti si possono annoverare l’Annie Award, il New York Film Critics Circle Award, il Toronto Film Critics Association Award, il Boston Society of Film Critics Award e in patria ha trionfato come miglior film d’animazione dell’anno ai Tokyo Anime Award.
Il lungometraggio arriverà nelle sale cinematografiche italiane a settembre nei giorni 13, 14, 15 e 16 con Lucky Red. Presto apriranno le prevendite!

A questo link potete vedere il trailer italiano del film.

 

Si alza il vento: guarda il trailer ufficiale italiano!

Ecco in esclusiva solo per i fan di Studio Ghibli il trailer ufficiale italiano dell’ultimo, imperdibile capolavoro diretto da Hayao Miyazaki, Si alza il vento.

Si alza il vento è la storia vera di Jiro Harikashi, da bambino sognatore e talentuoso ad affermato progettatore aeronautico di fama internazionale. Miyazaki omaggia così la vita di un grande uomo, tra successi, delusioni e un appassionante amore… quello per la dolce Naoko e per il cielo.

Domani 25 luglio, il film sarà proiettato fuori concorso al Giffoni Film Festival, l’evento cinematografico dedicato ai ragazzi che si tiene ogni anno a Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno, e uscirà nelle sale di tutta italia per un evento esclusivo di 4 giorni, dal 13 al 16 settembre.

Presto apriranno le prevendite, continuate a seguirci!

La Principessa Splendente prossimamente al cinema!

Non abbiamo ancora ammirato l’ultimo film del maestro Miyazaki “Si Alza il Vento” (nelle sale dal 13 al 16 settembre) che possiamo già parlare del prossimo film Ghibli che Lucky Red porterà sul grande schermo.

Si tratta di Kaguya-hime no monogatari (La Storia della Principessa Kaguya) che arriverà in Italia prossimamente con il titolo “La Principessa Splendente”.

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Il film, diretto da Isao Takahata, è stato presentato al Festival di Cannes ed è sbarcato anche al Festival di Annecy, uno dei più importanti appuntamenti per il cinema di animazione nel Vecchio continente.

“Quello che contava per me,” ha dichiarato Takahata “era mostrare che il nostro mondo è meraviglioso, straordinario, incredibile. Sicuramente lontano da qui esisteranno altri corpi celesti con caratteristiche simili, non so lo. Ma per me c’è della bellezza in questo mondo che nasce dalla diversità, dalla vita vegetale e animale che esiste sulla Terra. E’ in questo contesto che più esistere la vita umana.”

Inoltre, lo stile usato dal co-fondatore dello Studio si distacca completamente da quanto siamo abituati a vedere oggi. Preferendo, piuttosto che contorni netti e colori pieni, una linea più evanescente e colori più sfumati, quasi a sottolineare una realtà indefinita, dove fiaba e realtà si mischiano.

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Il film è la trasposizione cinematografica di Taketori Monogatari, la storia del taglia bambù. Narra di un contadino che, mentre tagliava del bambù, all’interno di uno dei fusti trova una piccola bambina, grande quanto un pollice. L’uomo, senza figli, la prende e la porta a casa da sua moglie, ed insieme decidono di allevarla come bambina propria.

Ma crescendo, la piccola Kaguya si troverà a scoprire la sua vera identità, quella di non essere una persona qualunque ma una principessa…

Di seguito vi riproponiamo il trailer del film mostrato in occasione del Festival di Cannes.

Presto sveleremo la data d’uscita del film, continuate a seguirci!

Si alza il vento: il poster italiano del nuovo film di Miyazaki

Dal 13 al 16 settembre arriverà nelle sale l’attesissimo Si alza il vento, il nuovo e purtroppo ultimo lavoro del maestro d’animazione Hayao Miyazaki.

Presentato in concorso alla 70° Mostra del Cinema di Venezia, “Si alza il vento” (The Wind Rises) racconta la vita e la tragica storia d’amore di Jirō Horikoshi, l’ingegnere aeronautico che durante il secondo conflitto mondiale progettò numerosi aerei da combattimento utilizzati dai giapponesi nelle azioni di guerra contro gli americani, tra i quali il Mitsubishi A6M, utilizzato nell’attacco di Pearl Harbor.

Ecco il poster italiano ufficiale del film:

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Presto apriranno le prevendite, continuate a seguirci!

La Città Incantata: la parola a Hayao Miyazaki

Tra due giorni tornerà finalmente al cinema l’attesissimo capolavoro d’animazione firmato Studio Ghibli, La Città Incantata.

Per tutti gli appassionati, ecco di seguito un’interessantissima intervista al maestro Hayao Miyazaki che svela qualche consiglio per capire più a fondo il film vincitore del premio Oscar.

La città incantata si svolge in una specie di stabilimento termale. E’ un’immagine della sua infanzia?

Assolutamente sì. Il punto di partenza del film è mostrare le divinità e gli spiriti che vanno alle terme, o “yuya” come si dice in giapponese, per rilassarsi. Ed è vero. Ho dei ricordi molto nitidi degli “yuyas” della mia infanzia. E’ stato proprio in uno di quei posti che ho visto per la prima volta un quadro occidentale. Da bambino, una volta ho anche notato una porticina che si trovava nell’area principale di uno “yuya”. Quella porticina e quello che avrebbe potuto nascondersi dietro, mi perseguitarono per diverse notti. Era da tempo che desideravo realizzare un film che esplorasse quel mistero. Ho reso il soggetto più interessante mettendo le divinità al centro della trama. Presumo che le divinità del folklore giapponese, proprio come gli uomini d’affari, abbiano bisogno di fortificarsi in acque calde prima di andare a lavorare. Naturalmente, gli dei desidererebbero rimanere a mollo più a lungo, ma sono costretti ad uscire quando si conclude il fine-settimana. Immagino che anche le divinità oggi siano molto indaffarate.

Da dove ha tratto l’ispirazione per descrivere le divinità con una tale ricchezza di dettagli?

In Giappone, da migliaia di anni, crediamo che i Kami (vale a dire gli dei) e i Rei (e cioè gli spiriti) siano ovunque: nei fiumi, in ogni singolo albero, in ogni casa e cucina. Quando ho concepito La città incantata, dovevo visualizzare tutti questi Kamis. Diciamo che in generale le raffigurazioni che vedrete nel film sono frutto della mia immaginazione, ma alcune sono state tratte dal folklore giapponese.

Il personaggio “senza volto” di La città incantata interpreta un ruolo molto particolare, vero?

Sì. Mi piaceva molto l’idea di questa divinità vagabonda che non ha nessun riferimento con la tradizione giapponese. Infatti, Kaonashi rappresenta il Giappone contemporaneo. Molti sono convinti che i soldi bastino ad assicurare la felicità. Ma Kaonashi riesce veramente a renderli felici regalandogli l’oro? La cosa che mi interessava di più era la reazione del pubblico davanti a questo quesito. Alcuni hanno pensato che “senza volto” fosse una madre, altri che fosse un padre. Ho ricevuto una lettera da un ragazzino nella quale mi diceva di essere molto triste perché “senza volto” non aveva un posto dove andare. Mi ha scritto di aver pianto di gioia quando Chihiro gli ha permesso di prendere il treno con lei.

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Il personaggio di Okusare-Sama (in giapponese, kusare vuol dire marcio) è un’allegoria dei fiumi inquinati che devono essere ripuliti?

Non spetta a me educare il pubblico all’ecologia e al rispetto dell’ambiente. Tuttavia, ho messo le mie esperienze personali in tutti i miei film ed è vero che contribuisco a pulire il fiume che scorre vicino a casa mia. Preferisco di gran lunga gli alberi al cemento ed è per questo che nei miei film mostro volentieri fiumi ed alberi. In ogni modo, così facendo non intendo insegnare niente a nessuno.

Le divinità Onama-Sama del suo film somigliano alle creature tratte dal Namahage, originarie della provincia di Oga, che terrorizzano i bambini di campagna una volta l’anno. E’ un caso che le abbia inserite nel suo film?

Sì e no. Conosco i mostri di cui parla ma la loro presenza nel film non ha nessun significato particolare.

La città incantata potrebbe essere considerato una specie di viaggio all’interno della Ghibli. Infatti il lungometraggio ha molti riferimenti visivi ai suoi vecchi film, e in alcune delle divinità è possibile riconoscere dei suoi collaboratori.

E’ esattamente così. Io per esempio m’identifico con Kamaji mentre Yubaba è il Signor Suzuki, il presidente della Ghibli. Il funzionamento e l’organizzazione del bagno termale sono in effetti molto simili a quelli della nostra società. Chihiro potrebbe essere considerata una giovane disegnatrice che è venuta a trovarci. Quando arriva, si imbatte in Yubaba che urla e impartisce ordini a tutti. Nel frattempo, Kamaji è costretto a lavorare moltissimo per obbedire agli ordini di Yubaba. Ha talmente tanto lavoro che non gli bastano più le braccia e le gambe per finirlo. Per quanto riguarda Chihiro, deve rendersi utile se non vuole che Yubaba la faccia sparire per sempre, vale dire la licenzi.

Più che due sorelle gemelle, Yubaba e Zeniba sono due aspetti della stessa persona, non è vero?

Yubaba rappresenta la persona che lavora e Zeniba è la sua versione domestica. Tutti noi conosciamo delle persone che sono molto aggressive sul lavoro, ma che quando rientrano a casa sono molto più miti e gentili.

In quasi tutti i suoi film c’è una presenza religiosa, animistica, che si percepisce sotto la superficie.

In Giappone la religione è una questione culturale piuttosto che un qualcosa che attrae necessariamente dei seguaci. La religione, che si tratti del Buddismo o dello Shintoismo, è onnipresente anche se la sua presenza non si fa mai sentire in maniera esagerata o schiacciante. I simboli religiosi sono disseminati ovunque, proprio come nei miei film, ma in maniera discreta. Sono la testimonianza di una tradizione e di una realtà. Devono essere stati gli agricoltori ad aver favorito i culti naturalisti che sono ormai parte integrante della religione giapponese. Il legame con la natura è un elemento essenziale dell’anima giapponese.

Qual è stata la sfida maggiore che ha dovuto affrontare in La città incantata?

Quando ho finito di leggere la sceneggiatura, ho capito che ne sarebbe venuto fuori un film di tre ore. Naturalmente Suzuki mi ha detto subito che non avevamo i soldi per terminare il progetto in tempo se volevamo che uscisse nell’estate del 2001. A quel punto la scelta era tra accorciare il copione o spostare l’uscita del film al 2002. Io ero convinto che il film rispecchiasse fedelmente la condizione mentale della nostra epoca e temevo che nel 2002 le cose sarebbero cambiate a tal punto da far sembrare le mie idee già datate. Adattare la storia per avere un film più breve è stata la cosa più difficile.

Per la prima volta nella sua carriera, ha collaborato con una società straniera per poter rispettare i tempi di uscita del film. Che mi dice di questa esperienza?

Abbiamo fatto una ricerca e ci siamo resi conti che se avessimo lavorato contando solo ed esclusivamente sulle risorse disponibili nel nostro paese, non avremmo rispettato i termini. A quel punto abbiamo preso contatto con la D.R. Digital in Corea per affidargli la realizzazione di alcuni intervalli e della colorazione digitale di alcune parti. Pur conoscendo l’ottima reputazione della D.R., eravamo un po’ in ansia ma abbiamo dovuto ricrederci perché lo staff coreano si è dimostrato estremamente competente. Hanno lavorato molto bene e molto velocemente. Non avrei nessuna esitazione a collaborare nuovamente con loro in futuro.

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La città incantata è uno dei maggiori successi della storia del cinema giapponese. Ne è orgoglioso?

Non ne farei una questione di orgoglio perché qualunque sia il risultato di un film – successo o completo fallimento – io lo accetto, lo valuto e me ne servo per crescere e migliorare. Detto ciò, è evidente che sono sempre felice quando un film incassa più di quanto è costato, perché questo ci permette di pensare già ad un altro film da realizzare con meno vincoli e limitazioni economici.

La Città incantata sarà nelle sale esclusivamente il 25, 26 e 27 giugno. Affrettatevi a prenotate subito il vostro biglietto cliccando sul banner seguente.