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Hayao Miyazaki riceve l’Oscar Onorario ai Governors Awards

Si sono tenuti sabato sera a Los Angeles i Governors Awards, la cerimonia privata dell’Academy che assegna i famosi Oscar onorari alle personalità dello spettacolo più meritevoli.

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Quest’anno l’ambita statuetta è andata, tra gli altri, al nostro Hayao Miyazaki, che l’aveva già vinta per La Città Incantata nel 2002, rifiutandosi, però, di recarsi negli Stati Uniti per accettare il premio.
Questa volta la storia è andata diversamente e il maestro dell’animazione giapponese è salito sul palco per ritirare l’Oscar e lasciare le sue dichiarazioni.

“Mia moglie mi ripete che sono un uomo molto fortunato,” ha detto Miyazaki. “Penso di essere stato fortunato ad aver vissuto l’ultima era in cui si poteva realizzare un film solo con un foglio e una matita. Sono anche fortunato a vivere in un paese che non è stato in guerra nei 50 anni che ho trascorso a realizzare film. Ma la fortuna più grande è quella di aver potuto conoscere Maureen O’Hara. Quindi sono felice di aver vissuto una vita piena di benedizione e fortuna. Grazie!”

Grazie all’Academy abbiamo anche alcune foto dell’evento, in cui Miyazaki posa, tra gli altri, con il direttore creativo della Pixar John Lasseter, l’attrice Susan Sarandon e l’attore Andy Serkis.

Di seguito la gallery:

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Il maestro dell’animazione Hayao Miyazaki riceverà l’Oscar Onorario

Hayao Miyazaki avrà anche deciso di ritirarsi, ma il regista, scrittore e animatore 73enne ha affermato che farà film per il resto della sua vita.

Dopo l’Oscar nel 2002 per “La Città Incantata”, Hayao Miyazaki accetterà l’Academy Award onorario questo sabato ai Governors Awards. Con lui anche l’attrice Maureen O’Hara, lo sceneggiatore Jean-Claude Carriere e il vincitore del premio umanitario Harry Belafonte riceveranno la statuetta onoraria durante la cerimonia privata.

“E’ un onore ricevere questo premio,” ha detto attraverso il suo interprete, aggiungendo di non essere molto impaziente di lasciare il Giappone per gli Stati Uniti, “Sarà un po’ una scocciatura per me viaggiare.”

Ciò che preferisce fare è senz’altro scrivere, disegnare e raccontare storie, sebbene farlo per i lungometraggi sia diventato per lui un po’ complicato.

“E’ diventato difficile per me concentrarmi per tutto il tempo che ci vuole a realizzare un lungometraggio,” ha affermato. “Amavo realizzare film d’animazione da mostrare nei cinema, e ho pensato di passare questo compito alle nuove generazioni.”

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Adesso il regista si dedicherà ai corti animati da mostrare al Ghibli Museum, progettato e realizzato da lui in Giappone.

“Uno dei lati positivi di realizzare corti animati è che non devo preoccuparmi del successo finanziario,” ha detto. “Le persone che vengono al museo sono costrette a vederli quando entrano nel piccolo teatro che c’è lì. Anche se è un po’ noioso, dovranno per forza sedersi e guardarlo, senza lamentarsi troppo.”

I cortometraggi hanno più appeal per lui adesso, permettendogli di realizzare idee che fino ad ora aveva messo da parte.

“Sono molto felice,” ha detto. “Continuerò a realizzare film d’animazione per il resto della mia vita.”

Noi pensiamo sia davvero meritato questo Oscar onorario, e voi?

Sul Patriottismo e l’emendamento Costituzionale: un’intervista con il regista Hayao Miyazaki

Questa intervista con il famoso animatore e regista Hayao Miyazaki fu pubblicata in origine sul mensile dello Studio Ghibli Neppu, in un inserto speciale riguardante l’emendamento costituzionale. Con un tono colloquiale, Miyazaki tratta una grande quantità di argomenti: racconta dell’esperienza della guerra sua e di suo padre, del suo mutevole rapporto con il Giappone, e approfondisce la politica e l’economia nipponica postbellica e le Forze di autodifesa. Inoltre, critica aspramente l’attuale governo guidato da Shinzo Abe, specialmente riguardo l’emendamento di riforma costituzionale.

Questo inserto della rivista Neppu ricevette una grandissima attenzione mediatica, ma le poche copie disponibili erano distribuite solo in pochissime librerie. L’editore così decise di pubblicare parzialmente l’intervista online. Il grande interesse per le opinioni di Miyazaki va cercato nella rarità delle sue pubblicazioni, dove il famoso animatore tratta apertamente le sue posizioni politiche. La traduzione presente è stata realizzata con la supervisione dello Studio Ghibli.

Originariamente pubblicato su Neppu, Luglio 2013
Tradotto in inglese da Asato Ikea, e in italiano da Alessandro Biti

Probabilmente sarei diventato un giovane patriota se fossi nato un po’ prima. Sono nato nel 1941, ma non ricordo quando la Costituzione nipponica fu redatta.(2) Quando ero un bambino, mi ripugnava(?) che il Giappone avesse combattuto una stupida guerra. Sentii, per sentito dire, alcune persone che raccontavano orgogliosamente le terribile cose che i militari giapponesi avevano fatto in Cina. Allo stesso tempo, mi raccontavano come la popolazione giapponese soffrisse sotto i bombardamenti aerei. Dopo aver sentito varie storie da molte persone, ho iniziato veramente ad odiare il Giappone, pensando di essere nato in un paese che faceva cose stupide.

La guerra finì quando avevo quattro anni, così la mia esperienza della guerra è molto diversa da quella di Takahata Isao (cofondatore dello Studio e maestro di Miyazaki Hayao), che è di sei anni più anziano di me, o dell’esperienza di mia moglie, che ha tre anni in più di me. Ancora però, ricordo un bombardamento aereo e la mia città bruciata. La sconfitta della guerra mi aveva umiliato. Dopo il conflitto, molti americani vennero in Giappone, e le persone si raggrupparono intorno a loro, guardandoli con curiosità. Ma io ero il tipo di bambino troppo timido per andare a chiedere una gomma da masticare o della cioccolata.
Ho letto molti libri di guerra. I libri che uscirono quando io ero un bambino narravano di come le persone si vergognassero di quello che fecero e di come la realtà della guerra sia molto diversa da quello che si pensava o si era portati a pensare. Persone di vari ambienti, non solo di chi era in prima linea a sparare, che non sono stati “eroi” durante la guerra, pubblicarono storie e rivelarono cose come l’inaffidabilità dei rada giapponesi e di come il conflitto stava fallendo, malgrado tutti gli sforzi e sacrifici.

John Lasseter and Hayao Miyazaki

Non c’erano buone notizie. Sentire storie, come quella di come alcuni marinai andarono alla deriva dopo essere sopravvissuti al naufragio della loro nave, ho pensato che fosse una guerra patetica, perfino da bambino. Anni più tardi, ho letto il romanzo di Robert Atkinson Westall “The machine gunners” (1975) e ho capito cosa intendesse. I protagonisti del romanzo sono ragazzi che in tempo di guerra sono indignati di come gli adulti tifino “Guerra! Guerra!” senza prendere il conflitto sul serio. Nel romanzo, la serietà è il confine stabilito dai protagonisti tra loro e il mondo che li circonda. Penso che Westall è più anziano di me (3), e morì quando aveva sessantatré anni.

Dopo aver letto il libro di Westall, ho capito la mia vera natura. Io sono il tipo di persona che diventa passionale e arriva a pensare che ci dovrebbe essere qualcosa più importante della mia sola vita e che dovrei sacrificarmi per esso. Se fossi nato un po’ prima, sarei probabilmente diventato un fervente patriota militare. Se fossi nato molto prima, sarei partito come volontario e sarei morto sul campo di battaglia. Penso che l’unico momento in cui realizzi veramente cosa sia la guerra è quando rischi di morire. Non so se questa è una fortuna o no, ma io ho una vista scarsa, così non sono potuto andare volontario per una missione suicida e probabilmente mi avrebbero chiesto di produrre fumetti e immagini di propaganda.

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Grande successo per Si Alza Il Vento, e adesso pronti per La principessa Splendente

Enorme successo di pubblico e critica per Si Alza Il Vento, l’ultimo film da regista di Hayao Miyazaki che chiude la carriera con un capolavoro d’animazione senza precedenti.

Più di 100.000 presenze in soli 4 giorni di programmazione, un risultato davvero sbalorditivo che dimostra quanto il pubblico italiano sia in grado di apprezzare il genio creativo del maestro Miyazaki.

Il film ha ricevuto recensioni super positive sia da parte del pubblico che sui maggiori siti di cinema.

MyMovies.it scrive:
“Miyazaki torna a descrivere le emozioni più elevate, a raccontare lo splendore di essere vivi in questo pianeta, unito all’esigenza di continuare a vivere nonostante tutto (alla fine in un trionfo di linguaggio filmico non ci sarà nemmeno bisogno di dirlo basterà l’alzarsi del vento a scatenare l’emozione nel pubblico), utilizzando uno stile che rifiuta il tratto grosso e si ostina a dimostrare come si possano toccare le corde più profonde e stimolare gli stordimenti emotivi più vertiginosi attraverso lo stile più delicato e sottile possibile.”

Secondo BadTaste, invece, “la meraviglia infinita di questo film commovente e straordinario sta nella capacità del suo autore di raccontare, attraverso i mezzi che gli sono propri (attimi di dolcezza, ottimismo, fiducia nella natura, visione di un mondo in cui gli opposti non sono tali davvero), una vita umana e creativa (il film finisce con la realizzazione dell’A6M Zero) per quello che è: un’avventura appassionante.”

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Ma i veri protagonisti di questo evento Ghibli siete stati voi fan, che avete letteralmente preso d’assalto i cinema per godervi sul grande schermo questo meraviglioso capolavoro d’animazione e avete lasciato i vostri commenti al film sui nostri canali social.

Studio Ghibli Italia, però, non vi lascia mai soli, e ritorneremo prestissimo con un altro imperdibile evento: il capolavoro di Isao Takahata La Principessa Splendente.

Il film è la trasposizione cinematografica di Taketori Monogatari, la storia del taglia bambù. Narra di un contadino che, mentre tagliava del bambù, all’interno di uno dei fusti trova una piccola bambina, grande quanto un pollice. L’uomo, senza figli, la prende e la porta a casa da sua moglie, ed insieme decidono di allevarla come bambina propria.

Ma crescendo, la piccola Kaguya si troverà a scoprire la sua vera identità, quella di non essere una persona qualunque ma una principessa…

Di seguito vi riproponiamo il trailer del film mostrato in occasione del Festival di Cannes.

Presto sveleremo la data d’uscita del film, continuate a seguirci!

Ultimi giorni per vedere Si Alza Il Vento al cinema!

Si Alza Il Vento è stato senz’altro uno dei film protagonisti di questo weekend, nonché uno dei più visti del fine settimana, e tutto grazie a voi, che siete andati davvero in tantissimi al cinema.

Adesso mancano solo due giorni alla fine dell’evento più atteso della stagione, quindi se non avete avuto ancora la possibilità di vedere sul grande schermo l’ultimo capolavoro di Hayao Miyazaki, affrettatevi!

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Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e candidato al premio Oscar per il mio Miglior Film d’Animazione, SI ALZA IL VENTO racconta la vita e la tragica storia d’amore di Jirō Horikoshi, l’ingegnere aeronautico che durante il secondo conflitto mondiale progettò numerosi aerei da combattimento utilizzati dai giapponesi nelle azioni di guerra contro gli americani, tra i quali il Mitsubishi A6M, utilizzato nell’attacco di Pearl Harbor.
Miyazaki omaggia così la vita di un grande uomo, tra successi, delusioni e un appassionante amore… quello per la dolce Nahoko e per il cielo.

Prenotate subito il vostro posto in sala cliccando sul banner seguente. La lista delle sale è stata aggiornata!

Prove di volo – Clip da Si Alza Il Vento

Si Alza Il Vento è ormai alle porte! Tra due giorni potremo tutti ammirare il meraviglioso capolavoro di Hayao Miyazaki, l’ultimo film della sua carriera da regista.

Qui di seguito, intanto, potete vedere una nuovissima clip tratta dal film, con protagonisti i giovani Jiro e Nahoko.

Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e candidato al premio Oscar per il mio Miglior Film d’Animazione, SI ALZA IL VENTO racconta la vita e la tragica storia d’amore di Jirō Horikoshi, l’ingegnere aeronautico che durante il secondo conflitto mondiale progettò numerosi aerei da combattimento utilizzati dai giapponesi nelle azioni di guerra contro gli americani, tra i quali il Mitsubishi A6M, utilizzato nell’attacco di Pearl Harbor.
Miyazaki omaggia così la vita di un grande uomo, tra successi, delusioni e un appassionante amore… quello per la dolce Nahoko e per il cielo.

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