Hayao Miyazaki parla del suo ritiro e di “Si alza il vento” | Studio Ghibli
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10
Mar
Hayao Miyazaki parla del suo ritiro e di "Si alza il vento"

La notizia del ritiro di Hayao Miyaziaki lo scorso settembre ha, senza dubbio, deluso i numerosi ammiratori del Maestro dell'animazione giapponese. In una recente intervista, Miyazaki dà ulteriori spiegazioni a riguardo.

In una recente intervista con Indiewire, Hayao Miyazaki ha parlato del suo ultimo film "Si alza il vento" e ha confermato il suo ritiro dalla scena d'animazione.


Quando ha deciso di fare questo film, già sapeva che sarebbe stato il suo ultimo film?
Hayao Miyazaki: No, quando è iniziata la produzione non pensavo sarebbe stato il mio ultimo film. Solo dopo aver completato il film, ho pensato di renderlo il mio ultimo film. Ovviamente abbiamo ancora diverse idee in cantiere, ma ci vorrà del tempo, quindi non è molto realistico al momento e non mi rimane molto tempo. Quindi...

Quindi non farà più un altro film?
HM: No, probabilmente no.

Questo film è stata una vera partenza per lei, di solito concentra i suoi film in un periodo di tempo breve, e con una giovane eroina, come mai questo cambiamento nel suo approccio alla storia del film?
HM: Ad essere onesto, all'epoca avevamo solo questo progetto in cantiere. L'originale, la prima idea mi è venuta da un manga che avevo disegnato per hobby. Tutti i personaggi del manga, tutti gli uomini avevano la faccia di un cinghiale o un maiale. Poi il produttore mi ha detto 'perché non ne fai un film?'. E io ho risposto 'no, non è possibile.' In seguito, la conversazione è andata avanti e abbiamo scoperto di poterne fare un film.
Ero molto ansioso del fatto che non sarebbe stato un film per bambini. Ma uno dei membri dello studio ha detto che anche se i bambini non avrebbero capito quello che stavano guardando, un giorno ci sarebbero riusciti. Quando abbiamo cominciato a sviluppare questo progetto come un film, è stato come scavarci la fossa da soli. Fortunatamente il risultato è stato buono, ma lavoravamo con quella sensazione.

Si identifica con il giovane ingegnere del film? In quanto artista, parlava per conto suo?
HM: La somiglianza potrebbe essere che quando lavoriamo sodo su qualcosa, ci concentriamo solo su quello, sono fatto così. Il protagonista è un misto dell'ingegnere Jiro Horokoshi e dell'autore Hori Tatsuo, che ha vissuto in quel periodo quando i miei genitori vivevano in Giappone. Sono entrambi delle persone molto tranquille e sincere.

Sta celebrando il tipo di innovazione e libertà creativa che ha praticato nella realizzazione di questo film?
HM: Beh, lo mio stile di vita non è intelligente come quello del protagonista. Forse ci somigliamo quando fumiamo.

Quando realizza un film, pensa al pubblico fuori dal Giappone o i suoi film sono prima di tutto per il Giappone?
HM: Quando faccio un film solitamente penso a una o due persone che mi sono vicine. Per 'Si alza il vento' pensavo ad un ragazzo. Non posso dirti chi, perché nemmeno lui sa che ho fatto questo film per lui. Ma dopo averlo visto ha detto che gli è piaciuto molto. Ha 14 anni.

In termini di animazione, c'è qualcosa che per lei è stato difficile da realizzare?
HM: Innanzitutto, ricreare l'atmosfera di quel periodo, la storia del Giappone. Avevamo paura questo tipo di tema non sarebbe stato adatto per un film d'animazione. La sfida maggiore è stata disegnare le scene con molte persone, dovevamo rispettare ogni singola persone che appariva sullo schermo.

Si aspettava le controversie e le obiezioni nei confronti del film in Giappone?
HM: Sapevo che ci sarebbero state delle critiche, e che alcune persone sarebbero state contrarie a questi protagonisti, ingegneri che realizzavano aerei da guerra. Ma sono sorpreso e grato alle persone degli Stati Uniti. Un tempo abbiamo combattuto la seconda guerra mondiale, ma gli americani hanno generosamente accettato il film.

Vero. Cosa ne pensa del supporto che John Lasseter e la Disney hanno dato ai suoi film nel corso degli anni? Hanno deciso subito di distribuire questo film non per famiglie?
HM: Dopo aver visto 'Si alza il vento' John Lasseter ha detto che gli ricordava “Il Dottor Zivago”. Anche io avevo pensato la stessa cosa durante la produzione, quindi è stato divertente vederlo fare questo paragone.

Chi ammira tra gli animatori degli altri paesi?
HM: Ovviamente John Lasseter, gli voglio davvero bene, oltre che provare rispetto. Anche Nick Park degli Aardam studios nel Regno Unito. Poi Frederic Back e Yuriy Norshteyn.

Quanto sarà coinvolto nella supervisione di Studio Ghibli?
HM: Sono abbastanza separato da tutto ciò che succede allo studio, cerco sempre di distaccarmi. Penso che il nostro rapporto continuerà ad essere lo stesso, quando avrò del tempo libero ci andrò. Se avrò qualcosa da fare allo studio, ci farò un salto. E se hai la possibilità di venirci a trovare, ti offrirò del caffè.

Verrò! Sta ancora scrivendo film?
HM: In realtà sto lavorando molto ad un progetto espositivo al Museo Ghibli.

Allora verrò anche al Museo Ghibli.



Presentato in concorso alla 70° Mostra del Cinema di Venezia, “The Wind Rises” è il nuovo capolavoro del noto fumettista e regista giapponese Hayao Miyazaki, che nel 2003 si aggiudicò l’Oscar per il miglior lungometraggio d’animazione con La città incantata, e nel 2005 ricevette il Leone d’Oro alla carriera.

Il film racconta la vita e la tragica storia d’amore di Jirō Horikoshi, l’ingegnere aeronautico che durante il secondo conflitto mondiale progettò numerosi aerei da combattimento utilizzati dai giapponesi nelle azioni di guerra contro gli americani, tra i quali il Mitsubishi A6M, utilizzato nell’attacco di Pearl Harbor.