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Isao Takahata parla de “La Storia della Principessa Splendente” e non solo…

Il giornalista americano Alex Billington ha avuto l’occasione di intervistare per firstshowing.net il co-fondatore dello Studio Ghibli Isao Takahata, in occasione del Toronto International Film Festival (TIFF). Il regista si trovava in America per un tour promozionale a seguito dell’uscita de La Storia della Principessa Splendente nei cinema d’oltreoceano.

Isao Takahata è stato il maestro di Hayao Miyazaki, e hanno lavorato insieme a celeberrime serie tv come Heidi, Marco dagli Appennini alle Ande, o per cortometraggi come Panda! Go, Panda!. Dopo Nausicaa, i due hanno deciso di fondare lo Studio Ghibli, a cui Takahata ha contribuito con capolavori animati come Una Tomba per le Lucciole, Pom Poko, Only Yesterday e My Neighbors the Yamadas. Appare anche nel recente documentario The Kingdom of Dreams ad Madness, realizzato durante la produzione di Si Alza Il Vento e La Storia della Principessa Splendente.

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Le devo chiedere: è passato molto tempo dal suo ultimo film. Perché ha deciso di farlo uscire adesso e perché ha scelto questa storia in questo momento della sua vita? Che cosa le ha suggerito di raccontare questa storia ora?

Mi chiede perché ho scelto di fare uscire proprio ora questo film, in realtà non doveva uscire adesso. Avrei potuto realizzarlo 30 anni fa o non averlo fatto proprio. Più di 50 anni fa mi venne l’idea per rendere questa storia interessante, in un certo senso. L’idea quindi c’era, ma non ebbi un grande desiderio di dirigere questo film personalmente. Ora però, in qualche modo, le condizioni sono state favorevoli. Lo Studio Ghibli è diventato abbastanza grande da potermi offrire un budget considerevole. E, di conseguenza, si sono realizzati molti altri presupposti per creare questo lungometraggio.

La sua idea originale includeva questo peculiare stile visivo, o è stata un’idea venuta dalla storia mentre veniva adattata per il grande schermo?

Certamente viene dalla storia. Nella versione originale è molto difficile capire le motivazioni della Principessa Kaguya. Questo rende il tutto misterioso e interessante. Eppure, pensai, sarebbe diventata adatta al cinema solo se fossi riuscito a inserire il motivo del suo ritorno sulla luna. Ma, ovviamente, 50 anni fa questo non sarebbe stato lo stile, perché non avrei mai pensato di usare un disegno simile per il film.

A che punto è venuto fuori questo stile? Animare questo film è stato presentato come una grande sfida per lo Studio Ghibli?

Questo film non è stato fatto dallo staff principale dello Studio. È stato fatto da altre persone. Lo Studio era occupato per il film di Miyazaki (Si Alza il Vento).

Si è sentito sotto pressione perché doveva realizzare qualcosa di originale e diverso da quello che è maggiormente familiare al pubblico, dal momento che questa storia è molto conosciuta in Giappone (con il nome di Taketori Monogatari)?

Non mi sono sentito sotto pressione. Ciò che volevo è che le persone, dopo aver visto il film, esclamassero: “Oh, questo è ciò che c’è realmente dietro la storia di Kaguya”.

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Nella cultura nipponica, questa storia ha influito sulla società oppure è il riflesso di come si è evoluta, specialmente per come è oggi?

Non ho pensato alla storia in questo modo. Ma, nella storia originale per esempio, la principessa Kaguya chiede ai cinque pretendenti di portarle indietro qualcosa che solo chi conosce i classici di letteratura cinesi potrebbe capire. Perciò è chiaro che la principessa li abbia studiati, no?
Ma nel film, quello che ho fatto è stato farle dire: “Beh, mi avete lodato con tutte queste metafore o similitudini. Allora portatemi quel qualcosa che, secondo voi, ha il mio valore.”, Così lei non deve avere una laurea in storia cinese o altro. Però anche il significato è cambiato, e non era solo per causare un sacco di guai ai pretendenti. Ha più presa sul pubblico moderno, credo. “Se pensate di me in quel modo, portatemi quelle cose reali a cui mi avete paragonato.”. Lei si sta ribellando contro l’essere oggettificata da questi pretendenti. E questa è una sensibilità molto moderna.

Quale è stata la più grande sfida nell’animazione? Che cosa ha trovato più facile da risolvere, che inizialmente sembrava più complicato, lavorando con questo stile?

È stato tutto molto difficile… Desideravo essere sicuro che le linee e lo stile, simile ad un bozzetto, fossero quelli che vi avremmo presentato. Ma, ovviamente, per disegnare in quel modo hai bisogno di persone molto talentuose e brillanti.
Sono stato molto molto fortunato ad avere Osamu Tanabe per le animazioni di base e Kazuo Oga per i fondali. Non avrei potuto fare questo film senza di loro e senza il loro supporto, che sono stato molto fortunato ad avere.
Ci sono state molte difficoltà per accertarsi che lo stile fosse compreso dall’intero team di produzione, e che tutti lavorassero in quel modo. Anche questo è stato difficile

Sono un grande fan de “Una Tomba per le Lucciole”, un film che tutt’ora stupisce molte persone. Secondo lei, perché molte persone ne discutono? Perché è così rinomato e perché tante persone ne parlano dopo averlo visto? Lei pensa che il motivo sia l’animazione tradizionale?

Non sono sicuro del perché sia successo. Ma i tipi di film che ho voluto fare non sono quelli che soddisfano il pubblico nell’immediato. Sono molto felice di essere stato capace di creare lavori che fanno parlare la gente anche dopo. Mi sento molto contento e realizzato quando vedo persone, in un caffé o in altri posti, che commentano un mio film dopo averlo visto. Perché non sono solo mossi dalle emozioni del momento, ma significa che sono stati in grado di prendere dal film qualcosa che riguarda la loro vita, discutendone anche dopo, e di aver avuto [molto] di più di un semplice impatto. Spero che anche questo film abbia un tale impatto.

Ci sono film che ha visto di recente, che le sono piaciuti e/o che ha trovato molto belli, che vorrebbe consigliare ad altre persone? Sia animati che live-action?

Probabilmente ne ho qualcuno…. Ce ne deve essere uno! [Fa una lunga pausa..] Non mi viene in mente nessun film adesso. Ma probabilmente non sarebbe un film d’animazione [Ride]

La Storia della Principessa Splendente arriverà nelle sale italiane dal 3 al 5 novembre. Presto apriranno le prevendite. Continuate a seguirci!